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Il sindaco di Molfetta a Forza Italia: “Nessuno strumentalizzi la Festa Patronale” Paola Natalicchio risponde alla nota stampa del consigliere Camporeale: “Pur di strappare qualche titolo sotto l'ombrellone il centrodestra molfettese lancia allarmi ingiustificati che possono turbare un momento sacro e festoso per la nostra comunità tutta, che non deve entrare nella contesa politica”
19 agosto 2014

MOLFETTA – Pronta replica del sindaco di Molfetta alla strumentalizzazione politica della Festa patronale (come “Quindici” ha scritto questa mattina”) del consigliere di centrodestra Ninnì Camporeale, candidato sindaco di Forza Italia che non ha ancora digerito la sconfitta e continua la campagna elettorale, per giustificare un’opposizione inconsistente di protesta e non di proposta.

“Nessuno strumentalizzi la festa patronale e nessuno dubiti dell’impegno di questa amministrazione verso il quartiere il quartiere Madonna dei Martiri che è un pezzo importante della storia e dell’orgoglio di Molfetta”. Così il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio (foto) replica al messaggio lanciato a mezzo stampa dal consigliere comunale di Forza Italia, Ninnì Camporeale.
“Pur di strappare qualche titolo sotto l’ombrellone – continua il sindaco –  il centrodestra molfettese lancia allarmi ingiustificati che possono turbare un momento sacro e festoso per la nostra comunità tutta, che non deve entrare nella contesa politica. 
Mi sorprende il tardivo interessamento di esponenti delle forze politiche che negli ultimi anni hanno governato la città relegando a lunghe battaglie legali e salvifici megaprogetti il recupero del quartiere. Salvo ignorare la doverosa manutenzione delle palazzine comunali che oggi perdono pezzi o non inserire nel reclamizzato ‘piano strade’ da milioni di euro Viale dei Crociati.
Con operosa serietà abbiamo rivolto l’attenzione alle piccole e grandi questioni che abitano il quartiere. Sono stati fatti passi avanti sul Pirp con la costituzione del consorzio privato che dovrà cedere le aree al Comune sulle quali potranno sorgere le nuove palazzine Iacp, abbiamo messo in sicurezza rimuovendo tutte le parti instabili delle palazzine comunali 18 e 19 del Rione e avviato uno studio di fattibilità per la manutenzione delle facciate e dei cornicioni. Risistemato il muretto pericolante prospicente alla zona del nuovo porto commerciale, avviato la manutenzione del verde su viale dei crociati, posto contenitori per la raccolta differenziata, mediato con Aqp per evitare che fosse staccata l'acqua alle ottanta famiglie morose.
Anche nella vita culturale e sociale della città il Rione non è stato dimenticato anzi è stato inserito in tutte le programmazioni degli eventi dal San Nicola al Carnevale con appuntamenti e spettacoli gratuiti e mostre nell'Ospedaletto.
Insomma non abbiamo girato la testa dall’altra parte, come è avvenuto negli ultimi anni, e saremo felici di avviare con la piena collaborazione dei frati della Basilica la restituzione al quartiere degli impianti sportivi e del bel giardino antistante all'Ospedaletto.
Ma lasciamo fuori la politica da ogni genere di interferenza sulla sacralità delle celebrazioni della nostra amata compatrona”.

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Malgrado me o mio malgrado, come a voi vi aggrada, mi trovo costretto ad intervenire per definire ancora una volta che, il peperoncino niente ha a che fare con “u paparul abbrsciat”, riferendomi in questa occasione al sergio ben definito sergio D. Seriuddo bello, fai confusione e non so quanto consapevole o finzione. Ritorniamo a noi. Per il “peperoncino” necessita la partecipazione e la consapevolezza di chi lo deve prendere. Se a me non piace, se non piace a chicchessia, nessuno può obbligare a prenderlo, sono scelte personali di fondo, in libertà e privacy. L'”abbrusciatura du' paparu”l invece è tutt'altra cosa, un avvenimento improvviso, un fulmine a ciel sereno, anzi una bruciatura a ciel sereno e a volte , anche a ciel nuvoloso, tutto dipende anche dallo stato d'animo dell'abbrusciato. Esempio – e non mi dite che sono petulante e ripetivo anche rompiballe, il discorso purtroppo va fatto – ultime elezioni comunali a Molfetta: 1° turno - Coalizione di Destra - voti 17.087 – 46,67%; - Coalizione di Sinistra – voti 12.064 – 32,95%. Il gioco è fatto, anche andando al ballottaggio, facendo bene i conti e se la matematica non è un'opinione. Per la Coalizione di Destra i giochi potevano considerarsi chiusi, cielo sereno, ottimismo alle stelle, una sicurezza tale da lasciarsi andare su freschi guanciali e sognare di volare con in mano lo scettro del potere. Si va al ballottaggio! Coalizione di Sinistra – voti 17.887 – 54,89%; - Coalizione di Destra – voti 14.690 – 45,11%!!!!!!!!!!!!!!!! Tuoni e fulmini, saette e terremoti, maremoti e tsunami, il tutto a ciel sereno, una fiammata sconosciuta e improvvisa va' a “bruciare l'paparul” e senza guardare in faccia nessuno, nemmeno il colore. Quel sogno diventa un'incubo, uno spettro al posto dello scettro!! Tutti “abbrusciacchiati”, paparul rossi, gialli, verdi, insomma una “abbrusciatura generale”. Ho reso così l'idea della differenza du paparul o diavolicchio? Sergio ho reso bene l'idea, sono riuscito a convincerti? Mi auguro di si, perché non vorrei più ritornare sull'argomento di questa spiacevole - anche se non per tutti – “ABBRUSCIATURA DU'PAPARUL”.






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