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Il SerMolfetta e i suoi primi 34 anni Più di trent’anni dalla fondazione e quel legame con l’Avis nel nome dell’amore per il prossimo
29 ottobre 2019

 MOLFETTA - Una delle associazioni di volontariato più diligenti mai esistite, il SerMolfetta, nasce il 27 settembre 1985. Il suo sano e premuroso operato, vede spegnere quest’anno, ben trentaquattro candeline. Ogni anno se ne accende una in più, con la fiamma alimentata dall’amore per il prossimo che caratterizza ogni singolo volontario.

Il trentaquattresimo anno d’età si è festeggiato con delle utili iniziative tenutesi lungo Corso Umberto I, complice, la soleggiata domenica del 20 ottobre scorso.

In apertura dell’evento, un piccolo palco utilizzato da alcune volontarie per guidare in musica i più piccoli, animati anche dai palloncini appositamente gonfiati e donati da alcuni membri della stessa associazione.

Sul versante destro, lo stand ‘io non rischio’, campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche della protezione civile, la quale adotta questo slogan per sensibilizzare la cittadinanza alle possibili conseguenze dovute all’esposizione a rischi naturali (terremoto, maremoto, alluvione ecc.).

Proseguendo, il primo di due stand che, in linea con le attuali correnti di salvaguardia del pianeta dalle varie forme d’inquinamento, mostrava delle borracce in alluminio con l’hashtag “plastic free” (liberi dalla plastica), già lanciato durante la festa patronale. Le borracce, liberamente acquistabili, sostituiscono le classiche bottigliette di plastica, materiale non biodegradabile.

Presenti altri due stand ove poter gratuitamente misurare la glicemia e la pressione arteriosa, con l’ausilio di medici e infermieri, membri del SerMolfetta e uno stand dove si è tenuto il mass training, ripetuto sino a fine mattinata, ossia la dimostrazione di primo soccorso comprendente massaggio cardiaco accompagnato da respirazione artificiale e preferibile presenza di defibrillatore, manovra di Heimlich rivolta a lattanti, bambini e adulti, che permette di disostruire le vie aeree in caso di soffocamento.

Diversi cittadini si sono gratuitamente cimentati in queste ultime attività, seguiti e sostenuti dai formatori del Progetto Assistenza che ne hanno curato l’organizzazione.

Non sono mancate la presenza e la disponibilità dell’autoemoteca dell’Avis nella quale, chiunque avesse voluto, avrebbe potuto effettuare una donazione di sangue, altrettanto gratuitamente.

Al giungere del termine della mattinata, in direzione del palco si è svolta l’annuale consegna del Premio Solidarietà, rivolto a persone o enti che si sono distinte nell’ambito solidaristico nel corso dell’anno.

Ringraziamenti d’introduzione da parte di Giovanni Sasso, responsabile del settore sociale del SerMolfetta, nei confronti dei volontari attuali e precedenti, del Presidente e collaboratori dell’Avis, che hanno attirato gli applausi di tutti i presenti.

Ed è proprio l’Avis ad essersi meritata l’assegnazione del Premio Solidarietà, riconoscimento in terracotta che premia l’impeccabile e devoto operato della comunità ma anche la voglia di stare insieme in nome della solidarietà e del volontariato, come ricordano le parole del Presidente Avis, Cosimo Gadaleta, durante la consegna del premio.

L’Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue) di Molfetta, è un’associazione fondata ben cinquantadue anni fa, nel Novembre del 1967, che non ha mai smesso di garantire ausilio e serietà in tutto quello che fa. A testimonianza, lo stesso motto “Charitas usque ad sanguinem”, ossia “Carità fino al sangue”.

Lo sottolinea anche il dott. Gadaleta, affermando come «l’Avis sia associazionismo: credibilità, attivismo (qui menziona Enrico De Lillo, azionista con più di duecento donazioni di sangue all’attivo), formazione delle nuove generazioni, ma anche vicinanza a chi soffre».

Egli parla anche della forte collaborazione e dell’importante sinergia instauratasi con il SerMolfetta, presente già nel progetto “E…state SEReni 2019” per la sicurezza sule spiagge, portato avanti dal Ser, di cui l’Avis ha curato l’allestimento sanitario.

E’ l’occasione, quindi, per ringraziare il Presidente del SerMolfetta, Salvatore del Vecchio e ricordare il futuro progetto che prevede la distribuzione dei defibrillatori anche nelle scuole e che vedrà, ancora una volta, la preziosa collaborazione tra queste due ineguagliabili associazioni e i suoi volontari che, ricordando le parole di Don Tonino Bello scritte in una lettera del 1987 “sono promotori di quella diaconia laica attraverso la quale Dio si fa prossimo all’uomo che si trova nel bisogno”.

Francesca Perchiazzi

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