MOLFETTA – Due dei 41 imputati del processo del nuovo porto commerciale di Molfetta sen. Antonio Azzollini, all’epoca sindaco della città e l’ing. Vincenzo Balducci, all’epoca dirigente del settore Lavori pubblici del Comune saranno processati per i reati di cui sono accusati.
Lo ha deciso ieri il Tribunale di Trani dopo che i due imputati hanno dichiarato di rinunciare alla prescrizione già intervenuta per alcuni reati, che faranno uscire dal processo altri soggetti. I due molfettesi, convinti della loro innocenza, preferiscono affrontare il processo, per non lasciare alcun sospetto o dubbio sulle loro responsabilità.
L’udienza è stata poi rinviata al 19 febbraio quando il pm Giovanni Vaira presenterà un elenco degli imputati per i quali non si potrà più procedere per intervenuta prescrizione, che però non esclude la possibilità del processo civile.
Nella stessa udienza è prevista la testimonianza di un sottufficiale della Guardia di Finanza che compilò diverse informative relative a presunti illeciti nella realizzazione dell’opera, che vide lievitare i propri costi da 72 a 147 milioni, che gravarono sulla Regione e sullo Stato.
Inoltre è stato dato incarico di procedere alla trascrizione delle intercettazioni. Per il processo del porto si sono costituiti parte civile il Comune di Molfetta, la Regione, i Ministeri dell’Ambiente e dell’Interno, Legambiente e il Comitato per la bonifica dell’area portuale.
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