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Il Liceo Classico di Molfetta commemora Rita Atria e con lei tutti i Giusti Sabato 6 marzo, alle ore 11, a Corso Umberto, la “Giornata dei Giusti”
03 marzo 2021

 MOLFETTA – Ricordare i giusti e conoscerne le biografie, parlarne ai giovani e insegnare loro che ogni essere umano può assumersi una responsabilità personale per difendere i più deboli e opporsi alle derive antidemocratiche e repressive.

È con questo obiettivo che il Liceo Classico “Leonardo da Vinci”, per il secondo anno, commemora la “Giornata dei Giusti”, dal 2017 diventata solennità civile in Italia per diffondere i valori della responsabilità, della tolleranza, della solidarietà.

Il Liceo Classico ha scelto di ricordare, tramite dei pannelli che saranno affissi sull’inferriata esterna a Corso Umberto e con una simbolica manifestazione, la breve e difficile vita di Rita Atria e con essa, tramite essa, i “Giusti contro la mafia”.

Nel 1991 Rita, a soli 17 anni, dopo che la mafia per un regolamento di conti le aveva ucciso prima il padre, poi il fratello, decise di rivelare quel che sapeva di Cosa nostra e, grazie all’incontro con il giudice Paolo Borsellino, per lei diventato quasi un padre, capì che lo Stato non era il nemico e l’iniziale desiderio di vendetta si trasformò in desiderio di giustizia.

Il 19 luglio 1992, però, Borsellino morì nell’attentato di via d’Amelio. Qualche giorno dopo, il 26 luglio, Rita, trasferita a Roma per il programma di protezione per i collaboratori di giustizia, si suicidò, lanciandosi dal settimo piano. La madre, dopo averla rinnegata in vita, passate alcune settimane dal frettoloso funerale, ne distrusse la lapide a martellate.

Le classi seconde del Liceo Classico sono state accompagnate in un percorso didattico interdisciplinare di Educazione civica a conoscerne la vicenda e attraverso essa, la struttura della mafia e il concetto di antimafia. Il percorso si è arricchito, grazie ad un collegamento trasversale, di un approfondimento del concetto di giustizia nella sua evoluzione nel mondo greco, da Omero a Platone, fino alle riflessioni novecentesche di Popper.

Insomma, una ricorrenza civile è diventa occasione di studio e di acquisizione di nuove conoscenze e competenze.

Sabato 6 marzo, alle ore 11, nell’atrio antistante il Liceo Classico a Corso Umberto, una brevissima cerimonia, nel pieno rispetto delle misure di distanziamento e di contrasto alla pandemia.

Rappresentanti delle classi coinvolte racconteranno la vicenda di Rita Atria e leggeranno i versi che le dedicò Luciano Violante, ex presidente della Commissione antimafia. In questo radicare nel passato la conoscenza del presente, in questo utilizzare la cultura classica per interrogarsi sul nostro personale essere giusti, saranno letti anche passi del Critone - l’incontro fra Socrate e le Leggi - mentre in una sorta di happening altri alunni scriveranno su cartelloni bianchi citazioni dai grandi autori greci, dedicate proprio alla giustizia.

Infine, la Dirigente scolastica dei Licei “Einstein - da Vinci”, prof.ssa Giuseppina Bassi, scoprirà i pannelli dedicati a Rita Atria, che resteranno visibili nelle prossime settimane.

Docenti referenti: proff. Emmanuele Colonna, Emilia de Ceglia, Maddalena Salvemini, Eleonora Sciancalepore. Collaborazione di don Gino Samarelli.

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