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Il Distretto Rotary 2120 (Puglia e Basilicata) sulla rotta della Pace
03 maggio 2024

 BARI - In questo mondo di guerre diffuse il Distretto Rotary 2120 (Puglia e Basilicata) si dirige sulla rotta della Pace con un seminario distrettuale che si terrà sabato 4 maggio nel Circolo Ufficiali della Marina Militare di Taranto, con la partecipazione del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Il Seminario sarà un momento di riflessione con la Prof.ssa Prenner, sulla formazione del pensiero di pace nel Mediterraneo, che non è stato sempre un elemento scontato, visto che un giorno era abitato da popoli guerrieri. Poi ci sarà la presenza dell’Ammiraglio Montanaro Comandante Interregionale Marittimo Sud, con un intervento dal titolo: "Il Mediterraneo: sfide e opportunità. L'impegno della Marina Militare”.

In conclusione una tavola rotonda sul rapporto tra guerra e traffici illeciti con la Procuratrice della Repubblica di Taranto, Dott.ssa Pontassuglia, l’impegno del mondo della cultura per seminare pace attraverso la scienza, con il Prof. Mirizzi che illustrerà l’esempio del SESAME una infrastruttura scientifica in Giordania dove collaborano Israeliani e Palestinesi, e infine l’intervento della Dott.ssa De Benedittis dell’Unicef che darà uno sguardo sul mondo che ci induce, probabilmente, la maggiore sofferenza per le condizioni disumane di vita di donne e uomini, quello della migrazione e, soprattutto il dramma vissuto dai minori.

«In un momento in cui ben 59 vere guerre guerreggiate agitano il panorama planetario, nel medesimo momento in cui la stupidità umana fa aleggiare, anche nella progredita Europa, spettri di violenza come modalità per risolvere le controversie, nello stesso tempo in cui appare a tutti noi incerto il futuro di Popoli e Nazioni – dice il Governatore del Distretto 2120, ing. Vincenzo Sassanelli -, mi sembra il caso di fermarci a riflettere per capire e per conoscere più a fondo anche accadimenti e problematiche che lasciano prosperare / venti di guerra. Eh sì, perché anche i traffici illeciti o alcune rotte particolari nutrono e permettono il prosperare di alcuni signori della guerra e, indirettamente, talvolta, anche noi, con comportamenti che riteniamo in perfetta buona fede diamo una mano a logiche e comportamenti non nobili. Ricordiamo, il momento è topico, sembra che ogni parte del mondo stia diventando terra di frontiera, e qui il nostro essere, la nostra azione, si la necessaria e fondamentale. Pensiamo a qualche progetto filantropico internazionale in più, sarà un modo di invertire la tendenza».

Ed avremo così un momento di riflessione, con la Prof.ssa Prenner, sulla formazione del pensiero di pace nel Mediterraneo, che non è stato sempre un elemento scontato, visto che un giorno ora abitato da popoli guerrieri Poi avremo la presenza del Comandante del Comando Interregionale Marittimo Sud ammiraglio Montanaro, che parteciperà con un intervento dal titola “Il Mediterraneo sfide e opportunità. L'impegno della Marina Militare”. Passeremo, poi ad una tavola rotonda che punterà a farci conoscere il rapporto tra guerra traffici illeciti con la Procuratrice della Repubblica di Taranto, Dott.ssa Pontassuglia, l'impegno del mondo della cultura per seminare pace attraverso la scienza, con il Prof. Mirizzi che ci illustrerà l'esemplo del Sesame una infrastruttura scientifica in Giordania dove collaborano Israeliani e Palestinesi, ed infine l'intervento della Dott.ssa De Benedittis dell'Unicef che darà uno sguardo sul mondo che ci induce, probabilmente, la maggiore sofferenza per le condizioni disumane di vita di donne e uomini, quello della migrazione e, soprattutto il dramma vissuto dal minori.

 Ed allora, davanti a questi panorami e, certamente, davanti a tanti altri che concorrono ad un mondo di violenza e di sopraffazione, di guerra e di incomprensione, davanti a "questo cielo senza riparo, questo sipario di fiamme” Il nostro compito diventa più arduo e, nel contempo, più importante e più necessario. Perché la Pace non è solo una aspirazione, ma è qualcosa che si costruisce ogni giorno, perché gettare ponti ideali, anche con piccole opere di bene, contribuisce a diffondere la comprensione ed a sviluppare scenari in cui il dialogo la faccia da padrone. Ricordiamo, il momento è topico, sembra che ogni parte del mondo stia diventando terra di frontiera, e qui il nostro essere, la nostra azione, si la necessaria e fondamentale. Pensiamo a qualche progetto filantropico internazionale in più, sarà un modo di invertire la tendenza».

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