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I nuovi tassi della cessione del quinto validi fino a fine giugno
08 giugno 2018

 Con Messaggio Ufficiale numero 1628 del 13 aprile 2018, l'INPS ha comunicato i nuovi tassi di interesse (consulta i tassi aggiornati per la cessione del quinto INPS su calcoloprestito.org), attualmente in vigore e validi fino al 30 giugno 2018, per chi richiede una cessione del quinto.

Questo atto dell'Inps non è inaspettato , ma piuttosto si tratta di un adeguamento al Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, tramite il quale sono stati aggiornati i Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari che periodicamente vengono rivisti dal Ministero.

 Apriamo una piccola parentesi per spiegare, a chi non lo sa, cos'è la cessione del quinto dello stipendio o della pensione; ci troviamo di fronte a un finanziamento del tutto particolare perché viene erogato esclusivamente ai dipendenti e ai pensionati, sia pubblici che privati, da istituti di credito convenzionati direttamente con l’ente previdenziale. La prerogativa principale di questo tipo di prestito è che viene rilasciato con estrema facilità, a chi ha i requisiti necessari per poterlo ottenere, senza la necessità di eseguire controlli al CRIF e alle diverse banche dati che raccolgono le informazioni sui cattivi pagatori.

Ciò consente di rendere molto snella la procedura burocratica e veloce l'erogazione del prestito, perché non bisogna sottostare alle varie verifiche che possono risultare ostative quando si richiedono i prestiti standard.

Questo vantaggio viene concesso  non per liberalità da parte di chi finanzia, ma perché lo stipendio o la pensione garantisco la restituzione della somma prestata, le rate vengono trattenute dalla busta paga, caratteristica che permette alle banche di tenere un atteggiamento più elastico in fase di approvazione della richiesta.

Come il nome suggerisce non si può ottenere qualsiasi somma, ma solo quella che può essere restituita tramite rate che non superino un quinto dello stipendio o della pensione di riferimento, per il periodo di durata del contratto,che non può superare i 10 anni.

 Per quanto riguarda i nuovi tassi ecco di seguito un piccolo schema riassuntivo:

 per importi non superiori a 15.000 €: 11,75% il tasso medio; 18,68% il tasso soglia usura

  • per importi superiori a 15.000 €: 8,83 il tasso medio; 15,03 il tasso soglia usura
 Si parla di tasso medio perché i tassi non sono uguali per tutti i richiedenti, in quanto l'età dell'intestatario influisce in modo anche significativo sul costo complessivo del finanziamento; gli scaglioni anagrafici partono dalla categoria più "bassa", che comprende i lavoratori che hanno massimo 59 anni, per arrivare a quella più “alta”, che comprende i pensionati che hanno da 75 a 79, e vi è un relazione di proporzionalità, ossia il crescere dell'età del richiedente corrisponde un incremento dei tassi di interesse.

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