MOLFETTA – Il noto duo musicale “I Jalisse”, vincitore del Festival di Sanremo nel 1997 è stato ospite a Molfetta di Radio Idea.
Ecco l’intervista che Lucia Catacchio ha fatto alla coppia Alessandra Drusian e Fabio Ricci, uniti nella musica e nella vita.
Lucia Catacchio: Parliamo del Festival di Sanremo 1997, vincitori Jalisse. I Jalisse nella categoria Big con il brano “Fiumi di parole” ed hanno partecipato sempre con lo stesso brano all'Eurovision Song Contest a Dublino, classificandosi al quarto posto.
Lucia: Cosa significa Jalisse?
Fabio: Cosa significa Jalisse? Jalisse Il nome è preso dal serial televisivo dei Robinson…
Alessandra: No ti spiego io, Fabio tu fai confusione perché lo ho scelto. C’ero io quella sera davanti al televisore, io appassionata dei Robinson guardavo questi episodi, dove una delle figlie del dottor Robinson era all’università, la sua compagna di stanza si chiamava Jalissa con la a finale, invece in lingua mediorientale significa: siedi e ascolta, vieni a casa nostra mettiti seduto e ascolta la musica e le parole.
Alessandra: Un modo per raccogliere le persone e intrattenerle attraverso l’arte del canto, della musica e se volete attraverso l’arte del racconto e della comunicazione.
Lucia: Durante il lookdown, pensate che hanno scritto un album di inediti, per far compagnia alle persone, ed una delle canzoni la hanno dedicata ai nonni, ai nostri nonni. Ci hanno coccolati, apprezzati e protetti, ci hanno fatto regali e consolati nei momenti difficili.
Questo lo avevano scritto a Mattarella e aprendo il loro profilo Instagram, scoprono una bella lettera che arriva dal presidente della Repubblica Mattarella che attende l’invio del vostro CD: “Voglio emozionarmi ancora”. Ce ne volete parlare?
Fabio: Questa è stata una splendida novità. Ci siamo ritrovati questa comunicazione. Abbiamo mandato la domanda di invio del CD via e-mail, la risposta ci è arriva via lettera proprio nella casella postale.
Quindi, sì abbiamo realizzato l’album, glielo abbiamo già mandato e adesso stiamo pensando di mandarlo anche a Papa Francesco. Perché sono progetti scritti, sono canzoni scritte con l’anima, scritte con la passione. Quindi questo brano in particolare dedicato ai nonni crediamo che sia molto importante porlo all’attenzione anche di Papa Francesco.
Alessandra: Questo brano si intitola “Speranze in un fiore” ed abbiamo realizzato un video grazie a tantissime fotografie che ci sono arrivate di tantissimi nonni, che praticamente anche le famiglie stesse ci hanno mandato queste foto, raccontandoci cosa rappresentava in quel momento quella determinata foto, quindi siamo entrati nelle case delle persone, come se fossimo persone da noi conosciute che ci accoglievano con i loro racconti.
Lucia: Siete venuti in Puglia per un evento importante: “La giornata mondiale dei nonni e degli anziani” (che è stata il 25 luglio), appena istituita da Papa Francesco. Il 23 e 24 ottobre a Bisceglie e precisamente anche a San Ferdinando per ricevere il riconoscimento “Giovanni Paolo II”. L’evento promosso dall'Associazione Pugliese che porta il nome del Papa Santo, che premia dal 2012 uomini e donne del mondo laico ed ecclesiastico, che per meriti religiosi, culturali, civili, umanitari, si sono distinti nel nome e nel ricordo del Papa polacco. Allora, ci volete parlare di questo importantissimo premio che state per ritirare, precisamente credo a San Ferdinando di Puglia?
Alessandra: Si precisamente, saremo a San Ferdinando di Puglia, con tantissimi artisti e grazie a Natalino che ci ha appunto invitato a questa manifestazione. Non vediamo l’ora di ritirare il premio per sapere qual è la motivazione, per cui noi avremmo questo premio per cui la motivazione penso sia bella importante.
Fabio: Si, non lo so neanche io quale sia la motivazione, ma per me è già un premio essere qui, cioè ricevere un premio così importante, perché riteniamo che questo Papa, Giovanni Paolo II, sia il Papa degli artisti. No? Quella famosa lettera che scrisse nel 1997 e quindi è il nostro protettore, il nostro Papa, diciamo degli artisti, il nostro tutor, diciamo in un certo modo.
Alessandra: E’ stato il Papa più innovativo insomma nella storia di tutti i Papi, quindi per “La giornata mondiale dei giovani” ha istituito tantissime iniziative che ancora oggi si stanno valorizzando.
Fabio: Quindi ringraziamo l'organizzazione per averci scelti e non vediamo l'ora. Questo messaggio che è quello di Giovanni Paolo II, fa parte anche di noi stessi, noi siamo una famiglia di artisti, quindi portiamo avanti questi che sono i valori fondamentali, insomma, anche della vita di ognuno di noi. Non aver paura di chiamarlo amore, la canzone, non aver paura di vivere, di raccontare, ci diceva.
Lucia: Ricordiamo che saranno premiati inoltre anche il colonnello Luca Carbonetti del IX Reggimento Fanteria di Bari, il Cavaliere Natale Rocco dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, l'attore Stefano Masciarelli, l’attore conduttore televisivo Pippo Franco, l’artista Vincenzo De Lucia, Il cantautore Franco Fasano, la cantante attrice Barbara Cola e il duo musicale appunto, i Jalisse.
Vi ricordiamo che i Jalisse conducono su Radio Idea e sulle radio del circuito Airplay il programma “Localitour d’autore” e poi ricordiamo che c'è anche in rotazione il loro nuovo singolo dei jalisse “Speranza in un fiore” da giovedì 13 maggio, che è il terzo estratto dall'album “Voglio Emozionarmi Ancora” dei Jalisse appunto, in produzione video con foto e filmati dei nostri cari nonni. Allora come nasce questo brano “Speranza in un fiore”?
Fabio: E’ difficile spiegare come nasce perché è tutta una grande emozione. “Voglio Emozionarmi Ancora” parla delle emozioni che abbiamo vissuto durante il covid, scritto, arrangiato, cantato, suonato, missato, direttamente durante il lookdown da me ed Alessandra “Speranze in un fiore” è un dialogo tra un fioraio ad un cliente dove si racconta gli anni passati, si raccontano quando una volta c'erano le cento lire, quando cera il ballo lento…
Alessandra: Con una certa semplicità della cose. Quindi, potevi assaporare tutto quello che accadeva. Invece oggi va tutto talmente così veloce, che non riesci neanche a renderti conto di quello che è accaduto e di quello che accadrà, quindi il fatto di avere un dialogo faccia a faccia è la cosa più bella, perchè ti guardi negli occhi, perché cominci a liberarti, anche a volte dei tanti sentimenti che tu hai dentro, dentro di te.
Fabio: Quale è la speranza più grande? Un fiore, che possa nascere, sbocciare e vivere. Portare avanti la propria bellezza!
Lucia: Al brano c’è anche un video, allora se ci volete parlare del video che è in rotazione?
Fabio: “Speranza in un fiore” è stato pensato così. C’è stato un flash, abbiamo pensato di omaggiare tutti quei nonni che sono mancati durante il covid, ma non solo loro. Ci hanno mandato fotografie che abbiamo richiesto via web, via Internet, via social, a tante famiglie. Ci sono arrivati circa 400 e-mail dove ci raccontavano. Video o foto dei nonni che sono mancati, o dei genitori, o dei mariti, o mogli, nipoti. Ci sono famiglie che ci hanno raccontato anche la loro storia, non soltanto materiale, ma ci hanno raccontato la storia di che cosa era successo in questo percorso e come avevano perso il loro caro. Però noi abbiamo voluto raccontare anche i nonni che oggi accompagnano i nipoti a scuola, che sono in casa, che sono anche sofferenti, ma che portano un sorriso alle persone, e quindi a tutti i familiari.
Lucia: Visto che siamo al termine di questa bellissima intervista, vogliamo ricordare agli ascoltatori i vostri contatti sui social?
Alessandra: Allora sui social siamo su Instagram (https://instagram.com/jalisse_official/?hl=it), Facebook (https://www.facebook.com/jalisseofficial) Twitter (https://twitter.com/jalisseofficial), Youtube (https://www.youtube.com/user/Jalisseduo). Comunque se scrivete Jalisse siete già lì.
Fabio: Appunto come fate a non dimenticarvene?
Poi vi sono le Jalisse Tribute che ovviamente nell’eventualità voi vi sbagliaste fanno da tramite.