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Gli abitanti del quartiere Madonna dei Martiri all’attacco dell’amministrazione comunale in vista della festa patronale a Molfetta: abbiamo presentato delle richieste e non siamo stati nemmeno ricevuti
Viale dei Crociati al quartiere Madonna dei Martiri
20 agosto 2018

MOLFETTA – Comitato di quartiere della Madonna dei Martiri all’attacco dell’amministrazione comunale, in vista della festa patronale dell’8 settembre.

Dopo essersi attivati per mettere i pali delle luminarie che quest’anno, promettono al Comitato, saranno fantasmagoriche perché prese da Scorrano, famosa in tutto il mondo, gli amministratori non hanno considerato le esigenze degli abitanti del quartiere, quasi fossero cittadini di serie B (tranne nei periodi elettorali, quando si va a caccia di voti).

L’assessore Mancini, secondo la portavoce del Comitato Rita de Bari, non ha ricevuto, con mille scuse, una delegazione degli abitanti che avanzavano delle richieste per rendere vivibile la zona in quei giorni e non trasformare i portoni in “pisciatoi” per l’insufficienza dei bagni. Anche il traffico e la sosta vanno regolati, ma finora nessuna risposta.

Ecco perché il Comitato ha deciso di rendere pubblica la lettera inviata al sindaco Minervini , all’assessore alla sicurezza Mancini, al comandando della polizia locale Di Capua, alla quale segue un documento di protesta degli abitanti.

 

«Egr. Sig. Sindaco

Durante i giorni della novena e della festa patronale il nostro quartiere subisce forti disagi soprattutto di carattere igienico e logistico. Dato che siamo noi residenti a conoscere meglio di chiunque altro tali problematiche, che si registrano puntualmente ogni anno, siamo costretti ad avanzarle le seguenti richieste in attesa di una ordinanza molto severa:

Dal 29 agosto al 6 settembre dalle ore 17 alle 23,1'8 settembre dalle ore 6 alle 01 e il 16 settembre (fine festa patronale) dalle ore 17 alle 01, controlli e tolleranza zero per chi parcheggia su Via Ten. Mininni su cui vige un perenne divieto di fermata su ambo i lati; chiediamo che la suddetta via venga presidiata con Vigili Urbani e/o Volontari e servizio civico per l'afflusso ed il deflusso di auto e mezzi di soccorso.

Per gli stessi giorni e orari porre un divieto di sosta su ambo i lati al primo ingresso al quartiere in quanto spesso diventa l'unico passaggio per i residenti del quartiere ed eventuali mezzi di soccorso.

Rendere a doppio senso di marcia e con divieto di parcheggio il tratto da Via Ten. Mininni al suddetto primo ingresso al quartiere durante la fiaccolata serale dal 29 agosto al 6 settembre dalle 20 alle 23 e durante la fiera mattutina dell'8 settembre dalle 6 fino all'uscita della statua della Madonna del Martiri.

Per ragioni di praticità e sicurezza, sempre l'8 settembre, il suddetto tratto di strada (capolinea dei mezzi pubblici per intenderci) sia sgombero da bancarelle e/o venditori abusivi, (accessibile solo per le auto dei residenti e/o mezzi di soccorso).

Dal 27 agosto al 16 settembre dalle ore 16.30 alle 22.30, divieto d'ingresso al quartiere per le auto dei non residenti (con l'audio di volontari e servizio civico) per evitare il parcheggio selvaggio che si registra ogni anno all'interno del quartiere e soprattutto per motivi di sicurezza.

Dal 27 agosto all'16 settembre, installazione di sufficienti bagni chimici nei pressi della Basilica lato mare (di fronte la fontana), per evitare che i cittadini usino i bagni della Basilica o addirittura, come è già successo in passato, i portoni del quartiere.

Un'altra richiesta importante riguarda la raccolta dei rifiuti. Bisogna intensificare i bidoncini per la raccolta del vetro e dell'indifferenziato su Viale dei Crociati ambo i lati.

Inoltre vi chiediamo solo con il suo impegno, che il Comitato feste patronali installi su viale dei Crociati (lato palazzine) le luminarie che di solito installa solo intorno la Basilica e magari lasciarle fino al rientro della statua della Madonna, (l’allaccio della corrente non sia a carico dei residenti).

Per qualsiasi chiarimento, sicuri di un suo interesse a far svolgere la festa patronale in modo che sia piacevole per tutti i residenti e cittadini di Molfetta, il COMITATO DI QUARTIERE MADONNA dei MARTIRI La ringrazia di vero cuore per il suo impegno.

La nostra e-mail è:

comitato.rionemdm@libero.it

Residente delegata del Comitato: Sig.ra Rita de Bari, Rione Madonna dei Martiri, pal. 22».

 

Fin qui la lettera, a cui segue un documento di protesta: «Questo documento ogni anno il comitato madonna dei martiri lo protocolla per far capire a questa amministrazione che i disagi sono tantissimi, ma giovedì 16 agosto il Comune di Molfetta era aperto ma all'interno non cera nessuno e il protocollo era chiuso (ovviamente non abbiamo protocollato).
Un mese fa abbiamo chiesto un giorno per parlare a 4 occhi con l'assessore Pasquale Mancini che con mille scuse non ci ascoltati.

Sappiamo che il 26 agosto c’è una riunione con tutta la parte organizzativa ovviamente il Comitato Madonna dei Martiri non è stato invitato. Ma secondo voi si può fare una riunione il 26 agosto quando dal 29 agosto ci sono già centinaia di persone che si avvicinano verso la Basilica per la novena? La festa non è solo 7, 8, 9 e16.
Oltre a quello che c’è scritto volevamo segnalare anche il posizionamento dei bagni chimici in punti strategici e deve essere effettuato prima del 29 agosto visto che inizia già la novena e si avvicinano moltissime persone.
I bagni della villetta di sera sono chiusi (Mi dite la gente dal 29 agosto al 5 settembre dove va in bagno? Il quartiere non è un pisciatoio).

Creare dei pass ZTL per i residenti visto che durante la novena e i giorni della festa patronale il quartiere diventa un enorme parcheggio bloccando le macchine dei residenti e i mezzi di soccorso.

Per il decoro ma vi rendete conto che luminare ridicole mettono vicino la Basilica e su viale dei Crociati. E’ una guerra continua con il comitato feste patronali per far mettere 4 pali dell'illuminazione, e tutta la processione della novena è nel buio totale, stessa cosa alla ritirata la statua della Madonna attraversa viale dei Crociati senza illuminazione…VERGOGNOSO.

La mattinata dell’8 settembre centinaia di bancarelle ammassate su viale dei Crociati e non si è mai pensato di lasciare un paio di zone pedonali al centro di viale dei Crociati per lasciare libere le vie di fuga. E non è del tutto normale che enormi camion salgono sui marciapiedi lato palazzi rischiando di rompere le tubature della fogna (come è già successo anni fa)».

Non crediamo ci sia da aggiungere altro alle legittime richieste degli abitanti, se non attendere le risposte dell’amministrazione comunale e soprattutto verificare che eventuali impegni vengano mantenuti.

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La dimostrazione ancora una volta di come il "popolo è sovrano"! Sovrano? Sovrano del piffero, a dir poco......e qui mi fermo per non "spifferare".Ho deciso di non fermarmi e trascrivere un appello di Cornelius Castoriadis (1922 - 1997) anche se molto ridotto. - "I responsabili politici sono impotenti. La sola cosa che possono fare è seguire la corrente, o in altri termini, applicare la politica ultraliberale oggi di moda: più che politici, sono politicanti, dediti alla micropolitica. Gente che va a caccia di voti con qualsiasi mezzo. Non hanno nessun programma. Il loro scopo è rimanere al potere o tornarci, e per raggiungerlo sono capaci di tutto. La politica è uno strano mestiere, perchè presuppone due capacità che non hanno tra loro nessun rapporto intrinseco. La prima è la capacità di accedere al potere. Se non si accede al potere, le migliori idee del mondo non servono a nulla; perciò è necessaria l’arte di accedere al potere. La seconda capacità è quella di saper governare, una volta conquistato il potere. Nulla garantisce che chi è in grado di governare sappia anche accedere al potere. Nella monarchia assoluta, per accedere al potere bisognava adulare il re, o essere nelle grazie di Madame Pompadour. Oggi, nella nostra “pseudodemocrazia”, quello che serve è invece essere telegenico e avere fiuto per l’opinione pubblica. Pseudodemocrazia perché ho sempre pensato che la cosiddetta democrazia rappresentativa non sia una vera democrazia. Lo aveva detto anche Jean-Jacques Rousseau: gli inglesi si credono liberi perché eleggono i loro rappresentanti ogni cinque anni, il giorno delle elezioni: tutto qui. Gli si dice: votate a favore di Maastricht o contro. Ma chi ha fatto il trattato di Maastricht? Non certo il popolo. C’è una meravigliosa frase di Aristotele: “Chi è cittadino? E’ cittadino colui che è capace di governare e essere governato”. Fino alla fine della Seconda Guerra mondiale esisteva un conflitto sociale e politico vivo. Si dibattevano i grandi temi che riguardavano i lavoratori. Queste lotte hanno lasciato ilsegno su questi ultimi due secoli. Oggi osserviamo un calo di attività. E’ un circolo vizioso. E cosa fanno molti intellettuali? Hanno rispolverato il liberismo puro e duro dell’inizio del Diciannovesimo secolo. Le attuali istituzioni respingono la gente, l’allontanano, la dissuadono dal partecipare alla politica. Mentre la migliore educazione alla politica è la partecipazione attiva. Aristotele ha detto: “L’uomo è un animale che desidera sapere”. Ma non è così. L’uomo è un animale che desidera credere, desidera la certezza di una fede. Si spiega così l’impatto delle religioni, delle ideologie politiche. L’immaginario della nostra epoca è quello dell’espansione illimitata, è l’accumulazione della paccottiglia, un televisore in ogni stanza, un computer in ogni stanza ed è questo che bisogna distruggere. E’ su questo immaginario che si fonda il sistema. La libertà è molto difficile. Perché è facilissima lasciarsi andare. L’uomo è un animale pigro. C’è una frase meravigliosa di Tucidide: “Bisogna scegliere: riposarsi o essere liberi.” Non potete sedervi davanti alla Tv. Non siete liberi quando state davanti alla Tv. Credete di essere liberi facendo zapping come imbecilli, ma non lo siete. E’ una falsa libertà. La libertà è attività grave. Ma è anche un’attività che al tempo stesso si autolimita, nel senso che sa di poter fare tutto ma non di dover fare tutto. E’ questo il grande problema della democrazia e dell’individualismo. - (Cornelius Castoriadis)
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