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Finalmente, dopo 20 giorni dalla nomina, a pieno regime l’addetto stampa del Comune di Molfetta
La sede del Comune a La Mascotella
20 settembre 2018

MOLFETTA – Toh, chi si rivede (anzi sarebbe più giusto dire chi si vede, visto che finora noi non l’avevamo visto) l’addetto stampa del Comune di Molfetta.

Dopo la nomina, avvenuta il 29 agosto da parte del sindaco, avevamo ricevuto un paio di comunicati stampa attraverso la posta di Rosa Losito della segreteria del sindaco e poi il silenzio.

Immaginiamo che stesse facendo pratica di questo nuovo ruolo, stesse prendendo possesso dell’ufficio a La Mascotella, sede del Comune, si stesse presentando agli impiegati e agli assessori, ma, diamine, 20 giorni ci sembrano eccessivi per un rodaggio di chi dovrebbe avere dimestichezza con questo mestiere, avendo fatto il corrispondente da Molfetta della “Gazzetta del Mezzogiorno” (ma lo fa, inspiegabilmente, tuttora? anche se sul quotidiano barese si registra l'altra anomalia di un nuovo collaboratore che scrive contemporaneamente per un giornale on line locale e pubblica sul quotidiano barese l'articolo già apparso sul media locale, tra l'altro vicino all'amministrazione comunale: forse sono cambiate le regole del nostro mestiere? non ce ne eravamo accorti).

Comprendiamo che la scelta dell’addetto stampa, con un avviso pubblico “farsa” e dall’esito scontato, probabilmente sia stata legata al collegamento con la “Gazzetta” e quindi il sindaco forse, magari anche a torto, ha pensato di utilizzare questo canale per avere più spazio sul quotidiano barese, anche se, in realtà, nella cronaca locale non si era mai letta una critica. Sarà stato un caso o più di un caso, come sa bene l’assessore ai Lavori pubblici, che ha visto il suo attivismo ben evidenziato. Ma continuare a scrivere firmando e usando altri artifici giornalistici che conosciamo bene, non è il massimo (che ne dice l'Ordine dei giornalisti?). Capiamo anche che la corrispondente possa temere di perdere il posto al Comune, nel caso di ipotetica (anche se improbabile, per la spartizione cencelliana degli incarichi politici) caduta dell’amministrazione Minervini, ma quando si accettano degli incarichi pubblici, le scelte si fanno subito fino in fondo, con tutte le conseguenze. Temporeggiare non si addice al nostro mestiere, soprattutto quando lo rimproveriamo ai politici.

Visto… l’enorme carico di lavoro dell’attuale addetto stampa, ci chiediamo, a che serve prevederne un altro, quando si deve produrre un comunicato stampa dopo 20 giorni o, nel migliore dei casi, alla settimana? Comprendiamo che nella spartizione cencelliana dell’amministrazione di destracentro, ciambotto delle liste civiche, occorra accontentare tutti e quindi un altro posto di addetto stampa serva a garantire gli equilibri. Ma anche se dividendo l’incarico la spesa è sempre la stessa, non vediamo la mole di lavoro che giustifichi questa scelta. Basta e avanza un addetto stampa part time, come l’attuale.

E il fatto che l’incaricato abbia aspettato 20 giorni prima di inviare un nuovo comunicato stampa, ne è la conferma.

A proposito, sembra che l’addetto stampa si sia svegliato all’improvviso e con la voglia di recuperare il tempo perduto: in un solo giorno ha diffuso ben 3 comunicati.

Speriamo che riesca a mantenere il ritmo anche nei prossimi giorni. Buon lavoro!

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