Festa del bastardino a Molfetta in attesa dell’area di sgambamento comunale
MOLFETTA - Fedele a se stessa come gli amici che celebra ogni anno. La 12ª edizione della Festa del bastardino anche quest’anno ha confermato grande partecipazione. Sin dalle ore 9 la piazzetta De Gasperi, antistante l’edificio scolastico dedicato a Rosaria Scardigno, è stato animato da amici bipedi e quadrupedi in una kermesse festosamente chiassosa e colorata. Mirabile l’opera dei volontari della sezione locale della “Lega nazionale del cane” che con costanza, abnegazione promuovono la cultura dell’affido degli amici pelosi. Non sono mancati momenti di svago con animazione, intrattenimento per i fedeli amici umani più piccoli e naturalmente le sfilate, passerelle d’onore per chi merita il sacrosanto riconoscimento di renderci volontariamente e gratuitamente la vita più bella piena.
Ed ecco allora sfilare microscopici trovatelli con imponenti cani da traino e da lavoro, pelosi dal manto candido e uniforme con pelosi di vari colori a testimoniare la propria orgogliosa provenienza multietnica. Denominatore comune la felicità negli occhi di genitori e fratelli umani e degli stessi pelosi che altro non chiedono che una nostra carezza. Evergreen la premiazione per categorie come “Il più coccolone”, “Il più somigliante al padrone”, “Il più ciccione”. Il Comune di Molfetta ha garantito, anche quest’anno, il patrocinio alla manifestazione.
All’assessore Angela Panunzio, presente alla manifestazione, è stato chiesto di farsi promotrice della realizzazione di un’area di sgambamento comunale e gratuita per cani (potrebbe essere il parco di Mezzogiorno, ndr), un progetto già “in cantiere” ma che non ha ancora visto la luce. Grazie anche allo sforzo dei volontari e degli sponsor, anche quest’anno i nostri amici hanno ricevuto il loro piccolo, meritatissimo momento di gloria, grazie ai volontari della Lega del cane ai quali è dovuto il ringraziamento non solo per l’attività di sensibilizzazione all’adozione ma anche per l’opera di pronto soccorso, accudimento dei cani in canile e lotta all’abbandono ed al randagismo, amici volontari che chiedono aiuto poiché ai già numerosi ospiti si aggiungono spesso altri cani lasciati in canile per “abbandono di proprietà”, perché l’uomo “ poco umano” non desidera più occuparsi del cane.
Ed allora un bau arrivederci alla prossima edizioni con i pelosi di oggi e quelli che si aggiungeranno perché, come diceva il principe de Curtis, in arte Totò, “il cane è quella cosa a metà strada tra un angelo ed un bambino”.
Come non poter essere d’accordo.
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Autore: Beatrice Trogu