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Fail, cosa non ha funzionato in occasione della visita del Papa a Molfetta
Le sedie per "gli amici degli amici"
24 aprile 2018
MOLFETTA
- Dopo esserci occupati degli
aspetti positivi della visita del Papa
, dobbiamo occuparci anche delle cose che non sono andate bene. Perché facciamo i giornalisti e l’ecumenicità dei giudizi non appartiene al nostro mestiere.
Quelli con il posto a sedere.
Si era detto avanti i bambini e le persone con disabilità. Bene. Pochi i bambini sullo spartitraffico della banchina, ma tenerli 9 ore bloccati in un recinto sotto il sole era davvero dura per educatori e genitori. Stessa cosa per i disabili. Alcuni davanti al palco con accompagnatori al seguito. Altri lontani sulla banchina o dietro le autorità. Ecco le autorità. Va bene i Sindaci, i consiglieri comunali, ma c’erano 3.000 sedie! Tremila. Non a disposizione delle parrocchie e nemmeno selezionabile nella fase di richiesta del pass. E allora a chi sono andati? “Agli amici degli amici”. Vecchio criterio della politica, davvero insopportabile.
Marketing territoriale.
Dall’etichetta posta dagli amministratori a tutte le iniziative a pagamento collegate. Definire una celebrazione eucaristica occasione di marketing territoriale è già squallido. Ma sindaco e amministratori ne hanno fatto grande uso. Per non parlare delle iniziative di carattere commerciale private legate all’evento. Si va dal kit del pellegrino venduto a 10 euro, simile a quello per il Giro d’Italia, con zainetto, capellino e bandierina. Ne abbiamo visti pochi in giro, di pellegrini in generale, la grandissima parte dei partecipanti è stata molfettese. Lo zainetto l’hanno portato da casa e forse una maglietta ricordo l’avrebbero comprata volentieri, come ai concerti rock… Come anche i cartelloni con cui agli ingressi della città si dava il benvenuto al Papa che però è arrivato in elicottero. Forse sarebbe stato il caso di dare il benvenuto ai pellegrini... E l’iniziativa di un selfie con il cartonato del Papa? Distribuito a pagamento agli esercizi commerciali da I love Molfetta. Non è piaciuta nemmeno al Vescovo. E prendersi un caffè o una pizza con il cartonato del Papa accanto non merita indulgenza. Poi c’è il ristorante che ha proposto il pranzo con vista sull’evento, non sappiamo se a base di strozzapreti… la gioielleria che ha fatto il rosario celebrativo con la medaglietta del Papa e di don Tonino. Tutti tentativi di commercializzazione non proprio fortunati anche sul piano della riuscita economica.
Il sito web
papamolfetta
. Non è indicizzato. Che significa? Che non lo trovate nelle prime pagine dei motori di ricerca. Provate. Se non digitate l’indirizzo esatto non compare. È stato pubblicato tardi, le biografie di don Tonino e le informazioni turistiche sono prese da wikipedia, che uno raggiunge prima cercandole direttamente. Le informazioni logistiche e tecniche potevano essere rilasciate sul sito web del Comune di Molfetta, adatto al caricamento anche di foto e video i cui contenuti non sono originali. Per i pass c’è il rimando ad altro sito. Anche questo richiamabile su quello del Comune. Ad oggi non ci sono le foto del Papa a Molfetta. Insomma, uno sforzo inutile.
L’autista della papamobile
. Quanto è andato veloce l’autista della papamobile? Nessuno delle forze di polizia presenti l’ha fermato? Il giro tanto atteso dai fedeli che dalle prime ore del mattino hanno atteso soprattutto nei settori più lontani dal palco per ore il saluto e la benedizione di Papa Francesco è stato davvero veloce. Nemmeno il tempo di un click che con lo smartphon potesse immortalare il passaggio del Papa. Forse ci si potrà rifare il 1 dicembre quando la diocesi andrà in pellegrinaggio a San Pietro per restituire la visita a Papa Francesco, sempre che qui i posti non siano dati con il criterio “politico” di cui sopra. La gioia di un saluto ai fedeli non è certo sostituibile con un cartonato. © Riproduzione riservata
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Maria Pisani
26 Aprile 2018 alle ore 12:47:25
Io concordo con quanto scritto dalla giornalista nell''articolo.Io mi sono ritrovata più nella semplicità dell''accoglienza del Papa ad Alessano che non in quella riservata qui a Molfetta.La cosa che maggiormente mi ha toccata è stato che il Papa non abbia avuto modo di salutare singolarmente i vari disabili come invece era avvenuto ad Alessano perché,dato il suo ritardo, i "più", presi dal proprio egoismo, hanno catalizzato la Sua attenzione. Per quanto riguarda i pass penso che sarebbe stato giusto concederli in ordine di prenotazione casuale online a tutti in egual modo e non in pratica concederli ma a partire da determinate zone lontane da dove il Papa avrebbe celebrato Messa. Penso che questo motivo più la presa d''atto dell''ubicazione del " palco" siano in parte alla base dello scoramento provato dai tanti pellegrini e credenti che hanno rinunciato a partecipare a questo importante evento.
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Daniele
26 Aprile 2018 alle ore 12:21:37
Per mia fortuna ho seguito la diretta in tivù, il giorno dopo della visita del santo padre ho visto e parlato con alcuni conoscenti che erano diventati rossi come dei "gamberi" essendo stati sul posto nell''attesa sin dall''alba sotto il sole e lamentavano tutti la stessa cosa facendo presente che sua eminenza il santo padre almeno per rispetto dei pellegrini che lo hanno atteso dalle prime ore del mattino poteva riprendere e invitare l''autista a percorrere il tragitto previsto un tantino con più calma o no, voi cosa ne pensate ?
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Vincenzo de Michele
26 Aprile 2018 alle ore 10:09:20
Il Papa si è accorto che a Molfetta c''era troppo don tonino e statua mad.dei martiri e poco Papa.
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uomo qualunque
26 Aprile 2018 alle ore 03:46:31
Non è Papa Francesco che cambia la mente dei molfettesi ... Purtroppo ci vuole ben altro ..
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Antonella
25 Aprile 2018 alle ore 11:48:56
Ma per la processione dei doni si potevano scegliere anche delle persone prese dal pubblico e nn solo persone autorevoli, e poi nn è normale che loro potevano salutare il papa x ben tre volte( una signora bionda che nn le era bastato dare la mano al papa solo una volta) anche noi sulla banchina San Domenico avremmo voluto salutare il papa e ci bastava solo che passava in maniera più calma e nn volando
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Aldo Alba
25 Aprile 2018 alle ore 09:37:42
Bisogna riconoscere che un evento di tale portata non è semplice organizzarlo. Certo, raggiungere la perfezione non era possibile. Qualcosa ha lasciato a desiderare, per esempio, sotto l’aspetto informatico e informativo. Non sempre si riusciva ad ottenere risposte ai vari quesiti. I varchi dovevano essere forniti di metal detector? Manco l’ombra! Tutto è bene ciò che finisce bene! E comunque non si tiene un mare di gente, sotto il sole, per tante ore in piedi. Un evento del genere doveva essere unico impegno del Papa in quella giornata. Così potevano essere rispettati gli orari programmati. Ma questo dipende dal Vaticano, non certo dall’Amministrazione. Per quanto riguarda l’aspetto marketing non c’è da meravigliarsi.... vediamolo come un normale souvenir dello storico avvenimento. In conclusione: voto 5/10.
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Il ristoratore molfettese
25 Aprile 2018 alle ore 08:50:33
Il Papa è andato via di corsa, lo si è capito come ha girato la Villa Comunale sulla papamobile, una freccia. Perchè non lo si è invitato a pranzo vista l''ora? E'' andato via senza assaporare il nostro pesce fresco adriatico molfettese! Allora ben possiamo dire: il Papa è stato accolto dal "ciambotto" senza assaggiarlo e assaporarlo! INAUDITO! UDITE! UDITE! UDITO?
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Dino d'Elia
25 Aprile 2018 alle ore 08:30:27
È ovvio,ma non giustificabile,commercializzare la visita del Papa,ma non dimentichiamo ciò che accade ed accaduto a Roma,a san Giovanni Rotondo,ad Alessano per ricordare alcune situazioni.Insomma tutto il mondo è paese.Sulle altre critiche,sulle sedie,nessuna novità.I disabili in carrozzina dove collocarli?presso la nuova capitaneria?Rispetto per i disabili.Che dire delle abitazioni colme di amici e amici degli amici dalla notte precedente?Critiche si,ma con obbiettività e non parzialità e comicità
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Il fuori posto
24 Aprile 2018 alle ore 10:46:12
Allora possiamo ben affermare che, tutto è stato a vantaggio di quelli che avevano il "sedere a posto" e non il posto a sedere, come sempre del resto.
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IL PAPOCCHIO
24 Aprile 2018 alle ore 07:54:16
ED ANCHE PER I DISABILI HANNO FATTO DISTINZIONI QUELLI CARROZZATI IN PRIMISSIMA FILA E QUEI NON, SEDUTI SUI SGABELLI DI CARTONI THIS IS MLFETT
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Red Devil
24 Aprile 2018 alle ore 07:50:09
Durante e dopo la visita del Papa, la raccolta differenziata continua a non funzionare. Vogliamo chiedere che ci venga a fare visita il Diavolo? Qualcuno ha l''autorità di invitarlo? Se volete io, red devil, posso pregarlo........che dico, posso bestemmiarlo e chiedere una sua visita e benedizione.......che dico, una maledizione, chissà forse potrebbe funzionare. Fatemi sapere.
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Red Devil
24 Aprile 2018 alle ore 06:34:50
La fede è qualcosa di assolutamente individuale, e non possiamo e non dobbiamo istituzionalizzarla. Se lo facciamo diventa una cosa morta, cristallizzata; diventa un credo, una setta, una religione che viene imposta ad altri. (Krishnamurti)
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markettaro
24 Aprile 2018 alle ore 05:52:58
Il selfie con il "papa cartonato" di pessimo gusto, poi messa accanto come in vetrina con questo adesivo a sinistra a dire che dopo Paypal hanno prodotto una nuova carta moneta che si chiama Praypal :-)))
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Vito
24 Aprile 2018 alle ore 04:59:38
Erano delle cattedrali delle diocesi.
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