Emergenza Covid, a Molfetta assembramenti senza controllo. La denuncia dei lettori a “Quindici”
MOLFETTA – Gli assembramenti continuano e si moltiplicano a Molfetta, ma sembra che sia tutto normale e tutto consentito.
Ieri abbiamo raccontato di alcuni gruppi di persone (anche in 15) che abbiamo visto al lungomare e c’è stata quasi una sollevazione da parte dei soliti negazionisti.
Il problema dei contagi Covid è una cosa seria da non sottovalutare, ma i negazionisti riescono a far credere che il problema non esista. Un atteggiamento irresponsabile, che continueremo a condannare, come continueremo a chiedere maggiore vigilanza da parte delle forze dell’ordine che devono intervenire quando si formano questi gruppi.
Il solito buontempone dice: “ma se stanno fra di loro e sono amici, che male c’è”. L’ignoranza in materia è ancora tanta. Eppure i virologi, gli scienziati, gli esperti, ci dicono come il virus invisibile possa viaggiare facilmente da una persona all’altra e aumentare i contagi.
Pubblichiamo alcune lettere inviate a “Quindici” da persone responsabili che ricordano agli irresponsabili che la loro libertà finisce dove comincia quella degli altri.
E’ un principio di democrazia che deve valere sempre.
Ecco le lettere:
«Buongiorno, leggo cose incredibili da parte di gente che continua a negare gli assembramenti a Molfetta. Eppure li vedono tutti, tranne chi dovrebbe vederli.
Ma mi chiedo: possibile che chi è responsabile, venga considerato uno sprovveduto? E’ colpevole negare anche l’evidenza: sul lungomare, in piazza Municipio, davanti ai bar, davanti alla chiesa del Purgatorio (come mostra la foto che vi invio, per i negazionisti, ma anche per gli sprovveduti) gli assembramenti di ieri erano vergognosi. Eppure c’è chi continua ad accusare gli altri di insistere nel rispetto delle regole».
«Ieri, sono quasi venuto a diverbio con un avventore - se ne contavano una decina, assembrano davanti ad un bar, alcuni a bere birra e chiacchierare, ovviamente, senza mascherina. Non è successo, perché una persona del... gruppo, ha sedato l'esagitato, sentenziando che "avevo ragione io". Che dire? Grande.... soddisfazione???. E 'gli uomini del ...', cioè volevo dire le forze dell'ordine stanno a guardare?».
«Se vengono la sera in via Tommaso Salvemini altroché happy Hours... d’altronde le pattuglie sono passate più volte con tanto di lampeggianti accesi, ma non si hanno notizie di multe fatte a questi giovani».
«Tutte giuste queste lamentele e segnalazioni, ma nessuna forza dell'ordine è andata a vedere cosa succede fuori ad un locale di via Tenente Losito, nei pressi dell'ex magistrale? Stamattina, come al solito, verso mezzogiorno e mezzo, c'erano centinaia e centinaia di giovani, senza mascherina, assembratissimi e con bevande in mano.
Uno scempio che offende quanti negli ospedali si stanno sacrificando per salvare vite, messe in pericolo proprio da atteggiamenti incoscienti del genere. Ma sbaglio o è vietato consumare nei pressi dei locali, da cui si può fare solo asporto?
Il bello è che (visto con i miei occhi) è passata nei pressi una macchina di una certa forza dell'ordine che non sto qui a nominare ed ha fatto finta di non vedere.
Ora mi sono veramente rotto... come cittadino che sta murato in casa da marzo, ho il diritto che questa amministrazione cittadina controlli a tappeto e faccia rispettare la legge (dello Stato, tra l'altro), perché non è giusto che per la imbecillità dei giovani e la inettitudine delle cosiddette Autorità, chi rispetta oltre la lettera le leggi debba rimanere ancora recluso o rischiare addirittura di andare al cimitero.
Se chi comanda a Molfetta non è capace, se ne vada che ci fa pure un piacere... a Molfetta abbiamo bisogno di qualcuno che prenda provvedimenti e non di presenzialisti a manifestazioni, benedizioni ed inaugurazioni varie...
Voglio vedere cosa si farà nei giorni rossi a venire ...
E MO AVAST!!!».
L’amministrazione comunale tace? ma è un silenzio che fa rumore. La tolleranza non può essere accettata nei casi in cui è a rischio la sicurezza pubblica. Se non si ha il coraggio di prendere in mano la situazione, senza fare comitati e commissioni che non servono a nulla, soprattutto se non agiscono, è meglio dimettersi e lasciare il posto ad altri.
In una situazione di emergenza i provvedimenti impopolari vanno adottati senza preoccuparsi del consenso (le elezioni regionali sono finite e quelle comunali ancora lontane): è questo che chiede la maggioranza della popolazione che fa sacrifici, evita assembramenti, rispetta le regole, ma vede che tanti altri non lo fanno, mettendo a rischio tutti.
I sermoni del sindaco lasciano il tempo che trovano, i divieti ancora di più: il messaggio che la gente percepisce è quello di una tolleranza, che non può essere più tollerata.
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