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Democrazia è partecipazione: Multiservizi Molfetta: bene l'accordo con la Sceap Ora no a nuova gara a doppio oggetto, diventi una società in house
23 novembre 2015

MOLFETTA - «E’ con grande soddisfazione che accogliamo la notizia dell’accordo raggiunto tra il Comune di Molfetta e la Sceap Srl finalizzato al riacquisto, da parte dell’ente pubblico, del 49% della Molfetta Multiservizi SpA.

Questa transazione, giunta dopo mesi di trattative complesse e delicate che hanno visto impegnata l’amministrazione guidata da Paola Natalicchio, consente innanzitutto di scongiurare l’ipotesi della liquidazione della Società mista, con le inevitabili negative ripercussioni sulla gestione dei servizi affidati alla Multiservizi e sugli stessi livelli occupazionali».
Il movimento politico “Democrazia è partecipazione”, nato dai fuorusciti del Pd a Molfetta interviene sulla vicenda dell’accordo raggiunto con il socio privato, per la liquidazione della propria quota nella società e la salvaguardia del posto di lavoro per i 61 dipendenti.

«La tutela dei lavoratori impiegati, infatti, è stata la bussola che ha orientato, in tutto questo tempo, ogni scelta dell’amministrazione e oggi siamo felici di poter mandare un messaggio rassicurante ai 61 dipendenti della società.

L’accordo raggiunto in queste ore, anche grazie alla mediazione del Prefetto di Bari, ha consentito di porre rimedio all’ennesima scellerata scelta compiuta dall’amministrazione guidata dal sen. Azzollini che nel marzo del 2011 bandì una gara a doppio oggetto infarcita di errori, omissioni e illegittimità, come denunciato pubblicamente dai consiglieri comunali di centrosinistra in un ordine del giorno protocollato nel maggio del 2011 e discusso (oltre sei mesi dopo!) nel gennaio del 2012. Nel leggere il verbale di quella discussione e, in particolare, le dichiarazioni dei consiglieri comunali che all’epoca erano all’opposizione, si può chiaramente evincere come la difficile situazione venutasi a creare, oggi, con il Socio privato era stata ampiamente prevista. All’epoca il centrosinistra chiese, in Consiglio Comunale, all’amministrazione di centrodestra di non compiere scelte errate e potenzialmente dannose per la collettività, ma questo appello rimase inascoltato.

E oggi è toccato all’amministrazione guidata da Paola Natalicchio risolvere questo complicatissimo problema.

Ora, però, è già tempo di pensare al futuro e di operare per un rilancio effettivo della Molfetta Multiservizi, dandole una nuova e rinnovata vision, sempre nell’ottica di elevare la qualità dei servizi resi in favore della collettività.

A questo proposito ci auguriamo che si apra finalmente con l’amministrazione, tra le forze politiche di maggioranza e con la città, un confronto reale e approfondito sulle prospettive della Molfetta Multiservizi, senza partire da soluzioni precostituite.

Su questo noi siamo pronti a fornire il nostro contributo propositivo, partendo da una considerazione preliminare: la scelta compiuta negli anni scorsi dal centrodestra di collocare all’esterno la quota del 49% della società ha portato, alla fine, ingenti utilità economiche e vantaggi esclusivamente al socio privato, senza che la Multiservizi e la collettività ne abbiano in qualche modo beneficiato in termini di sviluppo aziendale o di migliori servizi erogati.

 Replicare, oggi, la stessa operazione con una “gara a doppio oggetto” che, da un lato, collochi sul mercato la quota minoritaria e, dall’altro, affidi la realizzazione di determinati servizi (manutenzione straordinaria delle strade? Esattamente come fece l’amministrazione Azzollini nel 2011?) ad un privato, rischia di determinare le stesse problematiche già riscontrate: favorire un privato a danno della collettività, senza alcun beneficio per le casse comunali.

Per questo noi riteniamo che sarebbe più opportuno, per il Comune, detenere il totale controllo della partecipata, in modo da poterle affidare del tutto legittimamente, con la modalità in house, i servizi strumentali che già gestisce (manutenzione del verde, manutenzione degli impianti elettrici degli immobili pubblici e degli edifici comunali, manutenzione ordinaria di strade e marciapiedi, manutenzione della segnaletica stradale, servizi di pulizia degli immobili comunali, gestione canile ecc.) e appaltare ad imprese private, ricorrendo al mercato, la realizzazione di specifici interventi che la Multiservizi non sia in grado di realizzare (piano di manutenzione straordinaria delle strade, interventi di efficientamento energetico ecc.).

Dal nostro punto di vista non avrebbe alcun senso mantenere in vita una partnership con un socio privato che sarebbe, di fatto, l’unico beneficiario delle performances aziendali (esattamente come accaduto fino ad oggi con la Sceap Srl), tanto più se si considera che la Multiservizi opera in un regime di monocommittenza con il suo attuale socio di maggioranza (e cioè il Comune di Molfetta).

Questa soluzione, tra l’altro, consentirebbe di garantire sempre meglio gli attuali livelli occupazionali e, anzi, potrebbe addirittura portare ad un loro incremento.

Per il futuro della Multiservizi, infatti, noi immaginiamo un percorso che si articoli in due passaggi:

  • una prima fase nel corso della quale, garantendo la continuità aziendale con gli affidamenti in house dei servizi strumentali del Comune, sia possibile ripensare l’organizzazione del lavoro, decisamente lacunosa in questi anni, ed investire in formazione delle risorse umane, per arrivare ad una seria riorganizzazione gestionale che, a livelli occupazionali immutati, garantisca il recupero di efficienza e qualità dei servizi;
  • una seconda fase in cui porre le basi per una visione strategica di più ampio respiro che consideri lo sviluppo di servizi innovativi per una città “Green” e “Smart” capace di intercettare le sfide del futuro in termini di prestazioni avanzate per i cittadini e per la vivibilità urbana, ripensando la mission stessa dell’azienda, con l’ausilio di contributi professionali e di know how da attingere esternamente (senza che sia necessaria una partnership societaria).
Questi sono alcuni dei motivi per cui riteniamo sia opportuno liquidare la quota societaria di Sceap, acquisendola, senza procedere all’ingresso di un nuovo socio privato e quindi senza indire una nuova gara a doppio oggetto, ma continuando l’attività economica di Multiservizi come azienda partecipata in house.  

Su questo siamo pronti a confrontarci, dati alla mano, con l’amministrazione, con le forze politiche di maggioranza e con la città in una discussione ampia su un tema così delicato, per evitare scelte frettolose o preconfezionate che rischiano di farci commettere gli errori del passato».

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