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Delitto Fiore a Molfetta, c'è un indagato: sarebbe il marito dell'amica del fruttivendolo Movente passionale, ma si seguono anche altre piste del regolamento di conti nell'ambito del traffico di droga e del riciclaggio. Domani l'autopsia sul corpo della vittima, smentiti così i funerali segreti
02 aprile 2014

MOLFETTA – Svolta nelle indagini per l’omicidio di Alfredo Fiore, 51 anni ucciso con due colpi di pistola il 13 marzo scorso davanti alla sua bancarella di frutta al mercato settimanale di Molfetta il 13 marzo scorso. C’è un indagato Leonardo De Taro, 36 anni, noto alle forze dell’ordine per piccoli reati. Secondo alcune indiscrezioni il movente del delitto sarebbe stato passionale, perché sembra che il Fiore frequentasse la moglie di De Taro, di qui la vendetta. Non si sa se quest’ultimo sia indagato come mandante o esecutore materiale dell’uccisione. Deve rispondere di omicidio volontario con aggravante di metodo mafioso.
Già ieri il prefetto Antonio Nunziante nel corso di un incontro con la città nella sala consiliare di Molfetta aveva annunciato che le indagini per il delitto erano a buon punto.

Ma quella del delitto passionale non è l’unica pista percorsa dagli inquirenti, anche perché della relazione si sapeva da tempo, per cui non si escludono anche ipotesi di regolamento di conti per la spartizione del territorio, traffico di droga e riciclaggio di denaro sporco in attività lecite. Sarebbe stata scartata dal primo momento la pista della vendetta della famiglia Fiore-Magarelli, detta “la cerasa” di cui Alfredo era il capo, nei confronti dell’altra famiglia De Bari. Ricordiamo che Massimiliano De Bari sta scontando in carcere la pena per l’uccisione di Egidio Antonucci, cugino di Fiore.
Certamente la figura di Fiore è rilevante negli ambienti della criminalità locale: aveva scontato 13 anni di carcere per la vicenda del traffico di droga degli anni ’90 conclusa che numerosi arresti nell’ambito dell’operazione dei carabinieri Reset-bancomat e si era dedicato al commercio della frutta.

Intanto è prevista per domani all’ospedale Miulli di Acquaviva l’autopsia sul corpo dello stesso Fiore, che sarà eseguita dal medico legale Vito Giuseppe Romano, che dovrà stabilire anche la dinamica dell’omicidio e soprattutto la posizione del killer sulla quale le descrizioni dei testimoni sono diverse. La notizia dell’autopsia smentisce anche le voci del funerale di Fiore che sarebbero state fatte in gran segreto. Ricordiamo che, in seguito al delitto, per una settimana molti fruttivendoli legati alla famiglia Fiore hanno chiuso le saracinesche dei loro box di vendita in vari punti della città.

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