Degrado di Palazzo Tattoli a Molfetta, una lettrice scrive a “Quindici”
MOLFETTA – Una lettrice scrive a “Quindici” per denunciare il degrado in cui si trova Palazzo Tattoli (foto archivio) nel centro antico di Molfetta e dei disagi degli abitanti dell’area circostante.
Ecco la lettera:
«Caro Direttore,
otto anni fa gentilmente lei pubblicò una mia lettera, nella quale parlavo del degrado in cui si trovava palazzo Tattoli e della sua pericolosità per l’incolumità pubblica. Nella lettera sottolineavo anche il fatto che da 50 anni sul mio palazzo poggiano dei puntelli definiti provvisionali per il loro carattere provvisorio. Ad oggi, purtroppo, non è cambiato niente, anzi sembra che la situazione sia anche peggiorata. Lo scorso Marzo sono crollate alcune murature interne del palazzo. Vi sono stati due interventi di messa in sicurezza negli ultimi due anni ma ancora nessun progetto di restauro. Devo registrare un aumento delle travi e anche dei numerosi turisti, di questi molti stranieri, che ogni giorno si fermano increduli a scattare delle foto proprio all’immobile che ormai sta in piedi grazie alle “stampelle”.
È un palazzo dal riconosciuto valore storico, archeologico e antropologico che si degrada giorno dopo giorno sotto i nostri occhi. Mi chiedo come sia possibile che le numerose amministrazioni che si sono succedute non abbiano trovato in tanti anni una soluzione definitiva anche magari impopolare. La rifunzionalizzazione della struttura richiede molti soldi, lo sappiamo. I fondi europei per la rigenerazione urbana che sono stati stanziati appositamente per il recupero di Palazzo Tattoli, se ci sono ancora, come verranno utilizzati? E intanto sia i politici che i tecnici competenti perché non si prendono la responsabilità di decidere di risanarne una parte e demolire magari le parti pericolanti e poco rilevanti dal punto di vista storico. Perché non liberare le case di via Morte e via Piazza dal peso di questo ormai ingombrante e “moribondo” palazzo Tattoli? Io non ne posso più di vedere casa mia deprezzata e fatiscente (non posso fare neanche dei lavori di restauro a causa dei puntelli di Palazzo Tattoli). Non ne parliamo poi della sporcizia e delle erbacce che sono cresciute in questi anni. E poi io sono sicura in casa mia??Non è che per tenere in piedi palazzo Tattoli, cadono le nostre case?
Caro direttore, spero fra qualche anno di scriverle qualcosa di buono su palazzo Tattoli.
Nel ringraziarla per l’attenzione, auguro a lei e ai suoi collaboratori buon lavoro!»
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