CRONACHE DAL CORONAVIRUS. La speculazione di certi politici su 25 Aprile e 1° Maggio. RESTATE INFORMATI MA RESTATE A CASA. Continua l’iniziativa dei giornalisti di “Quindici” a Molfetta
Tommaso Gaudio di "Quindici"
MOLFETTA – Nell’ambito dell’iniziativa “RESTATE INFORMATI MA RESTATE A CASA” avviata dai giornalisti di “Quindici” a Molfetta per sensibilizzare i cittadini a restare a casa ad informarli pensiamo noi, pubblichiamo le CRONACHE DAL CORONAVIRUS, riflessioni del nostro redattore Tommaso Gaudio.
La primavera oltre a portarci i primi tepori - quest'anno ci ha anche portato alcune giornate, se non di freddo, di fresco - oltre al nostro nuovo... amico Corona (virus ma, è un dettaglio). Ricorrono anche due delle solennità civili della nostra Repubblica. Il 25 Aprile ed il 1° Maggio. Rispettivamente commemorazione della Liberazione ad opera delle Formazioni partigiane del C.L.N., dal Nazi-Fascismo nel 1945, dopo due anni di GUERRA CIVILE che contrappose gli Italiani, fra loro, in un conflitto forse peggiore di quello (la 2° guerra mondiale) in cui fummo precipitati dal Fascismo.
È sempre stata considerata una festa di rottura. Una festa - specie se capita in un giorno feriale - come la svolta annuale dell'attività lavorativa, in vista delle Ferie agostane. In realtà è un evento che dovrebbe sempre essere vivo nelle nostre coscienze, ma che il passare degli anni (75, quest'anno) e la scomparsa quasi totale degli ultimi protagonisti dell'Epopea, rende sempre più sfumato e lo avvicina quasi ad una festa - benvenuta - paesana. Quest'anno, poi...
Forse è anche questa la ragione della goffa "proposta" di un noto uomo politico (che verosimilmente, in compagnia dei suoi compagni di... religione laica) hanno sempre mal digerito i rituali della Festa e in particolare una canzoncina popolare che è diventato il simbolo di LIBERAZIONE DALL'OPPRESSIONE, qualunque essa sia; canzoncina che ha travalicato i confini italiani.
Propone di 'sostituire' "Bella Ciao" con un altro brano composto nel 1918, quando stava per concludersi vittoriosamente la 1° guerra mondiale: "La leggenda del Piave" di Ermete Giovanni Gaeta (più noto come E.A. Mario), in ricordo dell'avanzata delle armate italiane sul fiume Piave, per la battaglia finale contro l'esercito asburgico.
Il Senatore proponente, propone di... incorporare nella ricorrenza della Liberazione, con... "la liberazione dal virus" ed in ricordo delle vittime di, la liberazione... punto!
La 'levata di scudi' da parte delle Forze democratiche è stata totale.
Il rituale della Commemorazione resterà, pur nella necessaria sobrietà dettata dalle circostanze dei provvedimenti ANTI-CONTAGIO, sempre uguale! Non si ravvisa alcuna necessità di commistionare gli... eventi - assolutamente non confondibili storicamente, socialmente e civilmente. Sarebbe un modo per DISPERDERE ancor più, come accennato, il sempre più labile ricordo delle motivazioni del 25 Aprile, senza NULLA AGGIUNGERE AL SENSO DI RISPETTO E RIMPIANTO VIGENTE PER LE VITTIME DI UNA PANDEMIA CHE COMUNQUE CI SEGNERÀ, A LIVELLO PLANETARIO, PER SEMPRE.
Non parliamo poi, per amor di discrezione, della "pelosità" della provenienza della proposta: un Politico che non ha mai rinnegato/messo in discussione la TRAGEDIA DELLA 2ª GUERRA MONDIALE, DI CHI L'HA SCATENATA, DELLA 'TRAGEDIA NELLA TRAGEDIA' DELLA GUERRA CIVILE (Repubblichini di Salò vs Formazioni Partigiane Democratiche) che, in combinato disposto, hanno diviso gli animi e mandato a morte centinaia di migliaia di Italiani di entrambi gli schieramenti, in circa due anni di GUERRA CIVILE!
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