Cosmo Antonio Giancaspro, il Carneade di Molfetta nuovo proprietario e presidentedella FC Bari 1908
Carneade! Chi era costui? si chiedeva don Abbondio nei Promessi Sposi di fronte al nome di un filosofo a lui sconosciuto. Giancaspro, chi è costui? si sono chiesti in molti, sportivi e non, quando hanno appreso che il molfettese Cosmo Antonio Giancaspro era diventato di fatto il nuovo proprietario del Bari. Quasi sconosciuto a Molfetta, Giancaspro, 53 anni, commercialista, è un imprenditore attivo nell’industria informatica ma anche nell’edilizia e nelle energie rinnovabili. La sua ‘‘casa madre’’ è Kreare Impresa, azienda appunto di informatica (consulenza, elaborazione elettronica dati, ecc.) con sede a Molfetta e capitale sociale di 100mila euro. Attraverso Kreare Impresa, Giancaspro, però, controlla anche altre società, tutte a responsabilità limitata, come Magnolia (capitale sociale di 300mila euro), Finpower (71mila euro), F.T.V., Apulia RE (100mila) e L’Albicocco (100mila, ma con un passivo di 5 milioni al 2014), che fanno capo ad altri ambiti, dalle energie alla compravendita di immobili. L’imprenditore molfettese è un personaggio misterioso, sembra avere grande liquidità, ma molti si chiedono se i capitali che ha investito siano suoi oppure lui agisca in nome di altri imprenditori che preferiscono restare nell’ombra. Il suo amore per il calcio è cominciato nel 2014, con la partecipazione ad una delle cordate che presero parte all’asta per il Bari, poi vinta da Paparesta. Ma Giancaspro non si arrese e ci provò ancora alcuni mesi dopo, quando si ipotizzò una soluzione di azionariato popolare anche per lo stadio S. Nicola. Secondo l’imprenditore molfettese era possibile trasformarlo in una specie di Siemens Stadium, impianto in stile Emirates Stadium in quanto a sponsorizzazione (grazie ad alcuni contatti con l’azienda tedesca). Poi con l’ingresso nella società con il 5%, il suo sogno si è realizzato, divenendo socio di minoranza dell’ex arbitro Gianluca Paparesta. Ma Giancaspro non si è fermato ha sottoscritto l’aumento di capitale del club biancorosso, divenendo di fatto il nuovo proprietario della società, dopo il fallito tentativo di Paparesta di coinvolgere il malese Noordin Ahmad nella proprietà e quindi rimasto privo della disponibilità necessaria (il 35%) a sottoscrivere la sottoscrizione dell’aumento di capitale a 7,5 milioni di euro, da lui stesso lanciata nell’assemblea del 3 giugno scorso. Insomma, Paparesta ha peccato di ottimismo o di presunzione e si è fatto sfilare il Bari da Giancaspro. Così l’imprenditore di Molfetta, senza alcuna esperienza precedente nel calcio, grazie alla sua società Kreare Impresa Srl, si è ritrovato amministratore unico della Fc Bari 1908 Spa. Una scelta quasi obbligata, determinata dagli avvenimenti, com’egli stesso ha riconosciuto. Probabilmente la società sarà allargata ad altri investitori, ma per il momento Giancaspro resta l’unica figura chiave della società biancorossa ed ha già provveduto ad ingaggiare il direttore sportivo Sean Sogliano e il tecnico Roberto Stellone. In conclusione, un’amara considerazione: il calcio di Molfetta continua nella sua tormentata storia e non riesce a decollare, non si trova un grosso imprenditore disposto a scommettere su una squadra che possa riportare la città agli alti livelli sportivi del passato, mentre, ironia del destino, un imprenditore di Molfetta sceglie di puntare più in alto prendendosi la Fc Bari 1908. Che strani questi molfettesi!
Autore: Leonardo de Sanctis
