Coronavirus, «Aiutatemi a far rientrare mio marito e tutto l’equipaggio della nave Costa Magica bloccata in Martinica», appello a “Quindici” di una donna di Molfetta
MOLFETTA – Una signora, moglie del marittimo Totagiancaspro di Molfetta che si trova a bordo della nave da crociera “Costa Magica” bloccata davanti alla costa della Martinica, ha scritto a “Quindici” per lanciare un appello per far sì che l’equipaggio che vive ne terrore, possa tornare a casa, o che si possa intervenire a favore di queste persone.
Ecco l’appello umanitario: «Cara amata Italia, sono una donna, una moglie, una mamma come tante, che in questi giorni stanno soffrendo. Forse niente di diverso o di eclatante, perché purtroppo oggi tutti soffrono. Però sono la moglie di un marittimo di Molfetta che lavora con Costa Crociere da più di trent'anni.
Voglio raccontare il mio dramma e quello di 932 famiglie di cui 132 italiane e altre di varie nazionalità. In questo momento mio marito si trova sulla nave da crociera Costa Magica, rimasta bloccata vicino la costa di Martinica, un’isola dei Caraibi francesi.
Sono bloccati da oltre 10 giorni, perché si sono accertati casi di coronavirus a bordo, tra cui alcuni passeggeri e membri dell’equipaggio. Ci sono 90 persone in isolamento nelle loro cabine con la febbre. I passeggeri sono stati sbarcati in sicurezza e sulla nave sono rimasti solo i 932 membri dell’equipaggio, tutti chiusi nelle loro cabine in isolamento per cercare di contenere il contagio.
Hanno 2 dottori e 3 infermieri. Il cibo viene portato direttamente nelle cabine, dalle quali escono solo per emergenze riguardanti il mantenimento della nave.
Si sta scatenando panico e terrore, perché purtroppo a bordo nessuno ha informazioni sul loro futuro. Tutti hanno paura di ammalarsi e di non poter essere curati. Vogliono ritornare a casa nel rispetto della sicurezza per tutti.
Il mio appello agli organi competenti nazionali e internazionali è quello di aiutare Costa Crociere a far rientrare queste persone in Italia nel rispetto della sicurezza e di tutte le vite umane.
Vi prego aiutateli».
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