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Consiglio Comunale di Molfetta: ratificate le sostituzioni di assessore e consiglieri e discussione su edilizia convenzionata e necessità abitative
31 ottobre 2018

MOLFETTA – Convocato nel pomeriggio di ieri il Consiglio Comunale di Molfetta per una seduta straordinaria. Il primo punto all’ordine del giorno ha riguardato la ricostituzione della massima assise cittadina.

Era necessario, infatti, dare ufficialità alle variazioni decretate dai recenti fatti che hanno animato il quadro politico cittadino, a partire dall’ingresso in giunta di Antonio Ancona, al posto del dimissionario assessore Pasquale Mancini.

Il Sindaco ha comunicato che l’assessore Ancona avrà le deleghe che sono state dell’assessore uscente, che – ricordiamo – erano quelle relative al marketing territoriale, commercio, economia del mare e dell’agro, sicurezza e protezione civile. Anche questo provvedimento è stato approvato all’unanimità.

Si è dovuto innanzitutto riconoscere la cessazione dalla carica di consigliere di Ancona e il subentro al suo posto in consiglio di Pasquale Mancini. Il provvedimento è stato approvato con 17 voti favorevoli e l’astensione dello stesso Mancini. Il sindaco Tommaso Minervini ha voluto ringraziare l’ex assessore Mancini per il lavoro svolto, ricordando soprattutto l’impegno mostrato nell’ambito della sicurezza in occasione della visita a Molfetta di Papa Francesco. Al tempo stesso ha augurato buon lavoro all’assessore Ancona.

Subito dopo si è proceduto alla convalida del consigliere comunale supplente Doriana Carabellese, che ha sostituito Fulvio Spadavecchia. Tale provvedimento è stato approvato all’unanimità così come è avvenuto per la sostituzione dei componenti nelle commissioni consigliari permanenti relative a urbanistica, arredo urbano, casa e politica del territorio (commissione 1) e a tributi, finanze, bilancio, patrimonio e municipalizzate (commissione 4).

Sancito, dunque, l’ingresso di Pasquale Mancini in entrambe le commissioni e di Doriana Carabellese nella quarta commissione.

Il presidente del Consiglio comunale Nicola Piergiovanni, a nome della massima assise cittadina, ha rivolto auguri di buon lavoro ai neo consiglieri.

La parola è passata al consigliere di minoranza Antonello Zaza che ha ricordato il dott. Nino Samarelli, recentemente scomparso, evidenziandone la figura di consigliere comunale a metà degli anni Novanta, docente di materie giuridiche, commercialista, fiduciario dell’ordine.

Un ricordo «molto spartano… di una persona seria, una persona attenta, un amministratore scrupoloso come lo era anche nella professione, persona schiva, lontana dai riflettori. Profondo e convinto difensore del bene pubblico e del bene comune» ha dichiarato Zaza.

Tutti i Consiglieri e l’Amministrazione si sono uniti al cordoglio nei confronti dei familiari, osservando un minuto di raccoglimento.

Tutto molto rapido e senza intoppi, del resto si trattava di meri adempimenti burocratici.

Più animato il dibattito, che è proseguito con le interpellanze.

La prima interpellanza in discussione, relativa al Pulo, era stata presentata dalla consigliera Paola Natalicchio che, però, era impossibilitata a partecipare alla seduta. Per questo l’interpellanza sarà discussa in un prossimo consiglio comunale.

Le altre due interpellanze hanno riguardato questioni relative alla situazione abitativa e all’edilizia convenzionata.

Il consigliere Gianni Porta ha presentato una interpellanza sul diritto all’abitazione per le fasce sociali che «ancora oggi hanno difficoltà» a veder riconosciuto questo diritto. Il consigliere ha fatto riferimento a un programma straordinario di edilizia residenziale per abitazioni da concedere in uso a membri delle forze dell’ordine (quello che oggi è il consorzio Meral). Nel 2004 venne sottoscritta una convenzione che comprendeva la realizzazione delle abitazioni nonché un serie di volumi per attività commerciali e un edificio scolastico. Il consigliere Porta ha chiesto quale fosse la situazione attuale proponendo, qualora si verificasse l’esaurimento della lista degli aventi diritto, di acquisire le abitazioni e farle confluire nell’Arca (ex Iacp) per assegnarli ai cittadini in attesa di un alloggio popolare.

Il consigliere Pino Amato ha invece ripreso le vicende del comparto 5 con il subentro dell’impresa Altaluce 2 alla precedente assegnataria, chiedendo se siano state rispettate le normative, le volumetrie, i costi finali delle abitazioni, e se siano stati effettuati i controlli sul reale possesso dei requisiti richiesti dalla cooperativa e dai subentranti.

Le risposte sono giunte dall’assessore all’Urbanistica Pietro Mastropasqua, il quale ha rimarcato – per quanto concerne l’interpellanza del consigliere Zaza – che i 32 alloggi in edilizia sovvenzionata e privata (che hanno usufruito di fondi ministeriali) sono conferiti nell’ ex IACP (oggi ARCA) e saranno assegnati ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine che si trovano nelle condizioni previste dalla legge. Nel caso in cui si esaurisse la lista degli aventi diritto, le abitazioni saranno assegnate ai cittadini. Il Consorzio Meral ha in corso di realizzazione altri 34 alloggi di edilizia libera, che saranno pronti entro fine anno. Tali alloggi sono stati realizzati con fondi del soggetto attuatore, che ha provveduto anche alle opere di urbanizzazione. Completato anche l’edificio scolastico che non è ancora stato consegnato al Comune perché è necessario procedere con il collaudo.

Il Comune, inoltre ha chiesto alla Regione contributi per l’edilizia popolare in modo da provvedere all’acquisizione di suoli nelle zone di espansione per edificare nuove abitazioni.

In merito alla vicenda richiamata dal consigliere Amato, l’Assessore Mastropasqua ha letto una replica firmata anche dal dirigente del settore, ing. Alessandro Binetti, poiché tale problematica risale a diversi anni fa, ben prima del suo ingresso in consiglio comunale. Nel documento, che ha ricostruito la vicenda e ha confermato non solo la regolarità dell’operazione ma anche che sono stati effettuati tutti i controlli richiesti. Diciotto alloggi assegnati in base alla graduatoria predisposta dal Comune. Ci sono stati degli esposti soprattutto per quanto riguarda i costi di cessione degli alloggi, su cui si è già pronunciato il Tribunale. Sono stati disposti (nel 2012 e 2013) accertamenti sulla legittimità di quanto realizzato dalla società. Rilevate delle difformità si è proceduto a disporre il ripristino. Successivamente (2014) si è verificato che sia stato ottemperato alle prescrizioni. Sulle nuove assegnazioni sono stati effettuati controlli dal Comune ma «ogni controversia tra azienda costruttrice e acquirenti va risolta nelle competenti sedi giudiziarie». Il provvedimento comunica che, in merito alla corretta realizzazione dei locali tecnici posti al lastrico solare che, secondo le recenti normative, posso essere recuperati a fini abitativi, le richieste dell’impresa sono state esaminate e per alcune sono state rilasciate le autorizzazioni a costruire. Successivamente sono state effettuate le verifiche.

«Il Comune di Molfetta ha compiuto tutti gli atti necessari allo svolgimento dei propri compiti istituzionali adoperandosi, altresì, con la dovuta diligenza nel tentativo di la risoluzione delle controversie instauratosi» ha concluso l'assessore Mastropasqua.

Entrambi i consiglieri, però, non hanno ritenuto soddisfacenti le risposte e hanno dichiarato che le interpellanze saranno trasformate in mozione o proposta di delibera di impegno per poterne discutere in maniera più approfondita in successivi Consigli.

Al termine del consiglio comunale il consigliere Gianni Porta ha diffuso un comunicato sul Consorzio Meral. «Cosa abbiamo capito stasera in consiglio comunale discutendo l'interpellanza sul Consorzio Meral presentata come opposizione di sinistra nel novembre 2017 dai consiglieri Gianni Porta, Antonello Zaza e Paola Natalicchio? Tre cose importanti.
1. L'amministrazione Minervini non ha nessuna idea sulle politiche abitative in favore delle fasce deboli della città, affida tutto al mercato privato che chissà quando – e se – si sbloccherà.
2. L'amministrazione non vuole esercitare un suo diritto a favore dei cittadini molfettesi ovvero l'acquisto di 34 alloggi a prezzo di costo che sarebbero una benedizione per quei cittadini che da anni aspettano nelle graduatorie per le case popolari.
3. L'amministrazione non esige da un'impresa privata di costruzione che ha firmato un accordo il rispetto dei patti ovvero la realizzazione di un parco pubblico di quartiere e la consegna di una scuola materna.

Stiamo parlando del complesso edilizio sorto negli ultimi anni nella zona comunemente conosciuta come "Residence Alba", la cui costruzione è stata avviata quasi 15 anni fa. Cosa c'è che non va?
Qui era previsto un programma straordinario di edilizia residenziale cioè nuovi appartamenti da concedere in locazione ai dipendenti dello Stato impegnati nella lotta alla criminalità organizzata che negli anni sono stati realizzati, assegnati e venduti.
Qui sono previsti ancora altri 32 alloggi con finanziamento statale per questa categoria di dipendenti dello Stato. Se non ci fossero ancora richieste, questi 32 alloggi diventeranno dell'Agenzia regionale per la casa (ex Iacp) che potrebbe assegnarli ai cittadini che da anni aspettano nelle graduatorie per le case popolari.
Qui sono previsti ancora altri 34 alloggi con finanziamento privato che il Comune di Molfetta ha il diritto di acquistare al prezzo di costo, se solo lo volesse. Altri 34 alloggi che potrebbero essere anch'essi assegnati ai cittadini che da anni aspettano nelle graduatorie per le case popolari.

Riassumendo: 66 case popolari devono essere realizzati dall'impresa costruttrice VI.AL.CO. Srl entro il 31 dicembre 2018, oltre al parco pubblico e alla scuola che deve essere consegnata.
E il Comune non muove un dito, non scrive un rigo, non esige il rispetto dei patti da parte di chi negli ultimi mesi sta facendo pubblicità sulla prossima vendita sul mercato libero di appartamenti in corso di costruzione "a prezzi di assoluta convenienza" all'uscita da Molfetta sulla strada per Giovinazzo, nella zona conosciuta come "Residence Aba".
Stasera abbiamo chiesto all'amministrazione Minervini di assumersi le sue responsabilità invece di nascondersi e scansare il problema del disagio abitativo. Abbiamo chiaramente indicato una soluzione.
Se vuole davvero, adesso l'amministrazione può dare una risposta al bisogno e al diritto di casa di quei cittadini che da anni aspettano nelle graduatorie per le case popolari, senza continuare a prenderli in giro dicendo "le case non ci sono", "è colpa dell'ex Iacp", "bisogna trovare prima i suoli nei comparti di espansione".
Finora la politica abitativa dell'amministrazione è stata inesistente, ora non solo si può ma si deve anche esigere il rispetto dei patti firmati con impresa costruttrice e Ministero delle infrastrutture.

Dopo i legittimi vantaggi privati è arrivato il momento dei legittimi vantaggi per la collettività che aspetta la consegna di una scuola materna, per i residenti del quartiere "Residence Alba" che attendono un parco per lo sport di quartiere e soprattutto per quei cittadini che da anni aspettano nelle graduatorie per le case popolari una nuova casa.
Su questo attendiamo risposte, anche nei prossimi consigli comunali, e vigileremo attentamente sul rispetto dei patti firmati tra Comune, Ministero delle infrastrutture e Consorzio Meral».

Il prossimo Consiglio comunale, come ha affermato il presidente Piergiovanni, dovrebbe tenersi lunedì 12 novembre.

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Autore: Isabella de Pinto
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