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Consiglio Comunale di Molfetta: quattro punti approvati e uno rinviato ma non mancano i toni accesi
25 maggio 2018

MOLFETTA – Approvazione di quattro dei cinque punti in discussione e rinvio dell'ordine del giorno relativo al Forum della Cultura: questo l'esito del Consiglio comunale riunitosi ieri pomeriggio.

La seduta si è aperta con fibrillazioni tra il presidente del Consiglio comunale Nicola Piergiovanni e le consigliere Carmela Minuto e Paola Natalicchio sul rispetto delle procedure previste dal regolamento in merito all'accoglimento di interventi per fatto grave, impediti perché richiesti fuori tempo utile. Il consigliere Facchini, invece, si è espresso a sostegno della scelta operata dal presidente Piergiovanni e a difesa della sua figura istituzionale.

Le discussioni sono proseguite con il consigliere Fulvio Spadavecchia in merito ai tempi di risposta a una sua interpellanza relativa alla situazione delle coste datata 15 novembre. Vibranti le proteste da parte di diversi consiglieri delle minoranze proprio in merito ai tempi di risposta alle interrogazioni e alle interpellanze. Il presidente Piergiovanni sollecita gli Assessori a rispondere in tempi adeguati alle varie interrogazioni, impegnandosi a far nuovamente notificare quelle ancora pendenti.

Il Consiglio comunale ha poi discusso la proroga dei termini per la conclusione dei procedimenti relativi alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà (ossia al cosiddetto “riscatto del suolo”). Come ha sottolineato l'assessore Pietro Mastropasqua, la deliberazione del Commissario Straordinario, datata giugno 2017, prevedeva una serie di agevolazioni ma la sua scadenza era prevista per il 9 giugno 2018. L'Amministrazione, dunque, ha deciso di prorogare di 15 mesi i termini per poter concludere i procedimenti, fissando come nuova scadenza per il completamento dell'iter il 30 settembre 2019. Un elemento interessante è l'estensione delle agevolazioni previste (75% per le abitazioni inserite nel primo piano di zona e 35% per le abitazioni nel secondo piano di zona) anche per chi non aveva ancora avviato la procedura. Entro il 30 aprile si potrà dunque aderire alla procedura, che dovrà essere comunque completata entro il 30 settembre 2019.

La discussione si è protratta in merito a un emendamento proposto dai consiglieri delle minoranze, ad eccezione dell'UDC. Con tale emendamento si chiedeva di consentire anche al Segretario comunale di stipulare i rogiti, consentendo ai cittadini di sostenere costi minori rispetto alle parcelle notarili.

L'assessore Mastropasqua e il dirigente Alessandro Binetti hanno rimarcato le difficoltà a procedere in tale direzione a causa degli onerosi carichi di lavoro degli uffici.

Sulla stessa linea d'onda il consigliere di maggioranza Ancona, che rimarca l'importanza della riapertura dei termini e l'estensione delle agevolazioni per i cittadini e propone un emendamento in cui chiede all'Amministrazione di stipulare una convenzione con i notai, sollecitandoli ad andare incontro alle esigenze (anche economiche) dei cittadini. A sostegno di tale proposta si schiera anche il consigliere UDC Pino Amato (il quale, tra l'altro, ha lamentato di non essere stato interpellato dai colleghi della minoranza; «significa che oggi le minoranze sono tre» ha concluso).

Al momento del voto viene bocciato l'emendamento delle minoranze (con 6 voti favorevoli e 15 contrari) mentre viene approvato l'emendamento della maggioranza (con 18 voti favorevoli e 3 astenuti). Alla fine l'intero provvedimento viene approvato con 18 voti favorevoli e 3 astenuti.

Approvato con 14 voti favorevoli, 2 contrari e 3 astenuti anche l'ordine del giorno a sostegno della cosiddetta legge sullo “Ius Soli”, presentato dall'Azione Cattolica diocesana a tutti i Comuni ricadenti nella Diocesi di Molfetta. Come era prevedibile, anche questo punto ha suscitato un ampio dibattito tra i consiglieri. «Riteniamo che i Consigli comunali debbano dare segnali» ha dichiarato Gianni Porta, per il quale può essere «occasione e pretesto per cominciare a ragionare sul perché in questa città ci sia un saldo migratorio negativo (vanno via più stranieri di quelli che arrivano)». Propone l'istituzione di una consulta comunale dei migranti oppure l'elezione di un consigliere comunale aggiunto, scelto tra i migranti.

L'accento è stato posto sul grave calo demografico che si sta registrando in città e nell'intera nazione (consigliere La Forgia), sul concretizzarsi di una società multietnica (consigliere Facchini), sul significato di “Ius soli” come diritto basato sul territorio, come diritto di civiltà inclusiva (consigliere Secchi), sulla necessità di mettere in pratica quella convivialità delle differenze, sulla centralità della persona che deriva dalla cultura catto-democratica, sul “modello Molfetta” reso concreto dal progetto “A Molfetta nessuno è straniero” (consigliere Natalicchio).

Di parere diverso i consiglieri Giacomo Salvemini (il quale annuncia l'astensione dal voto poiché i consiglieri di Progetto Molfetta sono «orientati al perseguimento del bene dei cittadini molfettesi»), Luigi Tridente (il quale ritiene incompetente il Consiglio comunale in merito a questo argomento). Assolutamente contrari Fulvio Spadavecchia e Sara Castriotta. Per il consigliere di Forza Italia, per il quale la legge sullo Ius Soli aveva il solo scopo di riaggregare la Sinistra, si tratta di una legge inutile poiché nella nostra nazione «vige lo Ius Sanguinis, che è di origine napoleonica e vige dal 1861» e gli stranieri possono diventare cittadini italiani per naturalizzazione o matrimonio. Ritiene che, applicando lo Ius Soli, l'Italia sarebbe invasa da una marea di migranti che non potrebbero essere sostenuti. Per Sara Castriotta il dibattito sullo Ius Soli «è un dibattito demagogico, indice di una multicuralità imposta».

I Consiglieri sono stati chiamati anche a individuare gli “Organi Collegiali ritenuti indispensabili”. Come Quindici ha già evidenziato nei giorni scorsi, ogni amministrazione deve valutare annualmente quali siano gli organi che ritiene necessari, ad eccezione del Collegio Revisori dei Conti, della Commissione Elettorale Comunale, della Commissione Albo Giudici Popolari, del Coordinamento Istituzionale e Ufficio di Piano nell'ambito del Piano Sociale di Zona, istituiti per legge e, pertanto, non oggetto di conferma.

Nel provvedimento approvato ieri, con 13 voti favorevoli e 6 astenuti, vengono eliminate la commissione sui mercati ortofrutticoli, non attiva da tempo, e – come stigmatizzato dalla consigliera Natalicchio – la commissione sulla piscina comunale. Alle rimostranze della minoranza di sinistra, replica il consigliere De Robertis sostenendo che tale commissione possa essere ricostituita appena la struttura sarà riaperta.

Rinviato, invece, l'ordine del giorno relativo al Forum della Cultura, proposto dai consiglieri della minoranza di sinistra. È Paola Natalicchio a rimarcare come l'intento dell'ordine del giorno fosse quello di rimettere in moto un organismo al fianco dell'Amministrazione per la realizzazione di politiche culturali, favorendo il massimo coinvolgimento delle energie presenti nel territorio. Sia il presidente della Commissione Cultura Binetti sia la consigliera Minuto evidenziano la necessità di rendere più agevole e completo il regolamento. Il Consiglio comunale rinvia, dunque, l'ordine del giorno fissando entro settembre la nuova discussione in modo da consentire le necessarie modifiche.

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Autore: Isabella de Pinto
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