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Con uno splendido concerto del violinista Manara e del pianista Laera riapre la stagione culturale della Fondazione Valente a Molfetta
Pietro Lera al pianoforte e Francesco Manara al violino
20 agosto 2020

MOLFETTA – Non poteva essere un’occasione migliore quella della riapertura dopo il lockdown della stagione culturale della Fondazione Valente di Molfetta che quella di ascoltare il primo violino della Scala Francesco Manara in coppia con Pietro Laera al pianoforte in scena all’arena della chiesa della Madonna della Pace.

Il programma che ha spaziato dalle musiche di Beethoven, Kreisler, Bazzini, Bartok, Saint-Saëns ha deliziato il numeroso pubblico di fortunati che sono riusciti a seguire un concerto che, causa Covid, ha potuto riservare un numero ridotto di posti.
Francesco Manara, fondatore del Trio Johannes, è diventato primo violino dell’orchestra del Teatro alla Scala (fu Riccardo Muti a sceglierlo) e della Filarmonica nel 1992, dal 2001 è primo violino del Quartetto d’Archi della Scala.

E’ stato lo stesso Maestro Manara, che si esibisce con violino Giovanbattista Guadagnini del 1773, a ricordare come, a soli 22 anni, abbia partecipato ad una selezione alla Scala e sia stato proprio il grande Maestro d’orchestra molfettese a sceglierlo per affidargli il ruolo di primo violino nel tempio della musica di Milano. E, così, realizzò anche il sogno del suo papà, che voleva diventare musicista, ma poi la vita lo portò a fare l’avvocato.

Pietro Laera che con Manera forma ormai una coppia consolidata di grande qualità artistica consolidata, è vincitore di numerosi premi in concorsi pianistici nazionali ed internazionali, ha al suo attivo una cospicua attività concertistica da solista «è un elemento specialmente dotato sia dal punto di vista musicale sia da quello, molto più raro, che concerne la pratica strumentale» (Aldo Ciccolini).

Non poteva mancare in una serata piacevole di musica l’omaggio al Maestro Ennio Morricone recentemente scomparso, con la colonna sonora della leggenda del pianista sull’oceano. Perché – come ha sottolineato il presidente della Fondazione Valente, avv. Rocco Nanna, abbiamo tutti un gran bisogno di risorgere da questa pandemia. E la musica è la medicina migliore, una carezza per l’anima, come ha sottolineato l’assessore alla cultura e vice sindaco il soprano Sara Allegretta, che di musica se ne intende.

E’ stato un concerto da cornice unica con brani di grande lirismo per il violino e pianoforte, di grande virtuosismo musicale, perfino le danze popolari rumene molto ritmate e conosciute, hanno reso questo concerto unico e particolare. Del resto, come gli stessi artisti hanno dichiarato: “la nostra missione è riscoprire la purezza dell'esecuzione musicale nella sua essenza. La musica classica non è difficile, ci si può approcciare dalle cose più semplici sino ai più articolati”.

Il sodalizio tra Manara e Laera è nato per puro caso. Una quindicina di anni fa un amico di Matera chiese al pianista barese di aiutarlo per un concerto che il maestro Francesco Manara doveva eseguire da loro. Purtroppo, il pianista era indisponibile e gli fu chiesto di sostituirlo a pochi giorni dal concerto. Ovviamente non c’era il tempo delle prove, il concerto si svolse con qualche prova di lettura dei brani. In seguito, fra i due musicisti, è nata una amicizia e un sodalizio professionale, con una grande intesa artistica e personale.

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