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Cgil: Miragica, storia di un parco divertimenti mai nato a Molfetta
18 gennaio 2021

MOLFETTA - Correva l’anno 2009, era primavera, e nasceva nella periferia di Molfetta il parco divertimenti “Miragica - La Terra Dei Giganti” che ha operato fino alla fine della stagione 2018.

Miragica fu costruito con un investimento di 40 milioni di euro. Una cifra non sufficientemente alta per garantire visibilità a un parco divertimenti fuori dai confini regionali, nonché del tutto insufficiente ad attrarre turismo proveniente dal Nord Italia. Tuttavia il tema scelto fu davvero bizzarro se si pensa all’epilogo: “la terra dei giganti”.

Dopo l’inaugurazione nel 2009, il boom e le prime stagioni da record, il giro d’affari si è progressivamente arrestato, fino alla chiusura al pubblico nel 2018. La società ha cercato di evitare il fallimento, ma senza successo.

Miragica era proprietà della “Alfa Park”, socio unico della Miragica s.p.a. che ha gestito per anni anche Rainbow Magicland, ulteriore parco divertimenti di Roma-Valmontone. La gestione de “La Terra dei giganti” nel corso degli anni ha mostrato tutta la sua insostenibilità: tanto che alla fine del 2018 la società viene messa in liquidazione. Il gruppo Pillarstone acquista Magicland, pronto a mettere in atto un importante piano di rilancio da 40 milioni di euro, ma Miragica è esclusa dall’acquisto.

La “Terra dei Giganti” è stata un polo d’attrazione della nostra città in quegli anni: centinaia di famiglie si sono spostate da paesi e regioni limitrofe, anche con pullman organizzati, per trascorrere una domenica tra il centro commerciale e il parco divertimenti. Probabilmente Miragica ha segnato anche l’immaginario di molti bambini e ragazzi molfettesi, e non solo, anche se adesso sembra solo un ricordo lontano.

Nel mercato dei parchi divertimento non proporre alcun elemento di “innovazione” rappresenta un importante problema, così come non eseguire manutenzioni costanti e conservative sulle attrazioni presenti e sul paesaggio circostante. Il Piano di investimenti pensato nel 2016, che avrebbe ampliato l’area del parco con la realizzazione di una piscina a onde e ulteriori attrazioni acquatiche, non fu mai portato a termine in quanto la società Alfa Park si trovava già in condizioni economiche e finanziarie critiche.

A fine 2019 Miragica aveva accumulato 22,7 milioni di euro di perdite e il patrimonio netto era negativo per 14,8 milioni, con debiti per quasi 21 milioni di euro senza certificare il bilancio.

L'avvento della pandemia e la chiusura di tutti i parchi divertimento d’Italia ha fatto desistere chiunque dall'iniziativa di acquistare il parco risanando i debiti, mettendo di fatto fine alla sua storia e alla continuità di posti di lavoro, tra dipendenti diretti e indiretti, che si erano nel frattempo creati nei comparti commercio, ristorazione e pulizie. Aldilà dei numeri, seppur importanti, ci interessa porre l’attenzione anche sui progetti di vita individuali e familiari che si nascondono dietro le cifre.

   Miragica oggi è una struttura abbandonata e bisogna scongiurare, nel più breve tempo possibile, che si trasformi in un’ulteriore area di degrado urbano. E’ dunque importante che le istituzioni e gli attori economici e sociali presenti sul territorio avviino una riflessione comune sul destino di questa esperienza.

E’ importante riflettere sul modello di sviluppo che vogliamo per la nostra città. Le Camere del Lavoro di Molfetta e di Bari credono che crescita economica e sviluppo sociale, culturale e ambientale, non possano prescindere l’uno dall’altro.

Chiediamo pertanto all’Amministrazione Comunale la convocazione di un tavolo permanente per discutere della crisi occupazionale che ha investito Miragica e che potrebbe investire altre realtà produttive della zona industriale di Molfetta.  

 Il Segretario Generale                                                         Il Coordinatore

    Maria Luigia Bucci                                                           Michele Jacono.

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