Recupero Password
Buona strada, don Tommaso
15 aprile 2017

Sul marciapiede della villa comunale, mentre parlavo con un amico sacerdote, all’improvviso uno squillo di telefono annunciò che pochi minuti prima era deceduto Mons. Tommaso Tridente, monsignore per il mondo ma per me era e sempre sarà Don Tommaso ed immediatamente percepii che un importantissimo frammento di un’epoca era definitivamente tramontato. Un maestro di vita che mi era particolarmente caro per essermi stato vicino in momenti lieti e soprattutto mi aveva sostenuto, incoraggiato ed indicato la strada per superare momenti difficili contribuendo in maniera superba alla formazione caratteriale propria di un’età giovanile e successivamente adulta. Sono andato a trovarlo nella grande chiesa che lo aveva visto parroco e vicario generale proseguendo,con la pazienza e bonomia che aveva sempre caratterizzato il suo ministero e l’ho rivisto vestito con i paramenti più belli che aveva indossato nel corso del suo ministero, sereno come lo ricordavo da vivo, forse un po’ pallido rispetto al suo colorito naturale quando insieme godevamo della bellezza della natura tra cime imbiancate di neve, prati verdeggianti di erbe e costellati da piccoli fiori spontanei, mentre piccole tende grigie facevano da riparo a giovani indossanti rutilanti divise da giovani esploratori, scout per tutto l’orbe terrestre. Scout ho aggiunto accanto alla mia firma su un anonimo registro di condoglianze, perché dire scout e ricordare Don Tommaso è un tutt’uno che compendia una grossa fetta dell’esistenza di migliaia di allora giovani ed ora uomini fatti. Approfittando dell’ora insolita in cui ero andato a trovarLo mi sono fermato nella penombra di un angolo della nostra cattedrale ma non sono riuscito a formulare una preghiera perché immediatamente mi sono rivisto all’età di sette anni, piccolo lupetto orgogliosamente impettito nel mio maglioncino verde e con il cappellino a spicchi delimitati da bordi gialli, fiero di appartenere ad un piccolo branco di altrettanto piccoli “lupi” che pronunciavano la loro ”promessa” davanti ad un giovane sacerdote leggermente pingue che ci sorrideva e benediceva e quel sorriso e quella benedizione mi ha segnato ed accompagnato per il resto della mia vita. Come era importane per noi la benedizione che Don Tommaso, a Reparto schierato accanto ai propri guidoni, dopo aver cantato insieme “Signor tra le tende schierati…” impartiva ogni sera all’interno della nostra indimenticabile e un po’ polverosa “sezione” e quanti insegnamenti di moderazione e pacatezza ci ha impartito quando impettiti nelle nostre divise da scout sedevamo nelle “Corti d’onore” affrontando temi che ci parevano importantissimi. In quella penombra pareva che ancora mi guardasse e mi guidasse come quando, sul far della sera, al cospetto delle Tre cime di Lava-redoosuipratidell’Adamello guardavamo insieme la grandiosità della natura e quanto affetto verso il nostro Assistente Ecclesiastico intrideva ogni “legatura” dell’alare da campo che costituiva sempre la nostra prima “costruzione” vaiata sempre ad ogni campo scout a seconda dell’estro di chi dirigeva tale operazione. Mitica era la botticella del vino da messa che Don Tommaso portava con sé e che terminava invariabilmente molto prima che si levassero definitivamente le tende, in quanto era oggetto di piccole sottrazioni del prezioso liquido da parte di giovani spensierati e sempre inclini a compiere qualche marachella che il buon Don Tommaso perdonava e tollerava. Animo semplice derivante da una profonda cultura ecclesiastica ma che a noi non faceva mai pesare, sempre misurato e paterno nelle sue brevi omelie incalzate dal tempo da dedicare ad escursioni, grandi giochi o attività attinenti la vita del campo estivo o iniziative all’interno della nostra sede, quotidiana fucina di anime giovanili. Stupore per una religiosità profonda maturata nella consapevolezza della diuturna e costante presenza del Signore nella sua vita e mi tornò in mente quando capii che stava pregando il suo “Principale” in quanto io e lui eravamo rimasti bloccati in una angusta cabine sospesa sul grande ghiacciaio della Marmolada o quando nella mattinata insieme pendevamo un cappuccino in un baretto di montagna in quel di San Martino di Castrozza o, dopo un acquazzone, ci fermavamo a guardare incantai le nuvole che si aprivano mostrandoci la grandiosità del Corno Grande del Gran Sasso che faceva da fondale alla verde distesa dei Prati di Tivo. Struggente il ricordo dei fuochi di bivacco che chiudevano la nostra giornata ed in onore di Don Tommaso, ad un certo punto dei nostri canti alpini cantavamo con particolare foga e potenza vocale una nostrana canzoncina che a Lui piaceva tanto “Uè rocc’a ròcch t’si mengiàt la vrmcòcc, t’ha ncappàt u nuzz nghènn, curr’a curr chmbà Giuenn…”. Mi accorsi allora che mi mancava e mi mancherà la benedizione impartita al fioco riverbero delle braci che si spegnevano, la sua pacata voce che ci impartiva autentiche lezioni di vita che hanno avuto notevolissima influenza ed importanza, nella vita scout prima e nella vita quotidiana poi, era sempre nei nostri cuori e la Sua presenza era prioritaria anche quando, da adulti ci siamo riuniti per ricordare quei momenti di gioventù e di spensieratezza e Don Tommaso celebrava ancora la santa messa per noi, per i Suoi scout, per noi che a Lui erano stati affidati e che Lui ha guidato, formato, consigliato e seguito nel corso di un’intera esistenza. Ed ora, finalmente, riposava nella pace del Signore, sereno come lo era sempre stato, tranquillo come ci aveva insegnato ad affrontare la vita, disponibile sempre e comunque con ciascuno di noi ma che ora, più presente che mai perché è all’interno dei nostri cuori continua, la Sua opera di vicinanza a ciascuno dei suoi scout… Ciao Don Tommaso!

Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet