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Assemblea su Zoom di Area Pubblica e Sinistra Italiana Molfetta: “Stop al cemento e alle speculazioni su Spiaggia Maddalena, sì a un progetto che tenga insieme ambiente e lavoro”
Spiaggia Maddalena
28 dicembre 2020

MOLFETTA - Si è svolta il 21 dicembre l’assemblea online sul futuro di Spiaggia Maddalena e dei Cantieri Navali, promossa e organizzata congiuntamente da Area Pubblica e Sinistra Italiana Molfetta. Dopo mesi di confronti e riunioni interne, i promotori hanno aperto il confronto alla città, attraverso la piattaforma digitale Zoom, riscontrando una buona partecipazione, con circa 50 presenze che si sono alternate nelle due ore di interventi e dibattito.

Ad aprire i lavori, il coordinatore di Area Pubblica, Livio Mancini, insieme al portavoce di Sinistra Italiana, Cosimo Sallustio. Mancini e Sallustio hanno evidenziato la forte preoccupazione dei due gruppi politici verso il rischio di cementificazione di Spiaggia Maddalena, rischio legato in particolare alla presentazione di un progetto di banchinamento aggiuntivo di Spiaggia Maddalena, progetto approvato dalla giunta nell’estate 2020. Mancini e Sallustio hanno poi lanciato con forza la proposta di destinare i cantieri ex Cinet a Museo del Mare, decisione che in un primo momento sembrava convincere l’Amministrazione Minervini, ma rispetto alla quale non sono stati fatti in questi tre anni significativi passi in avanti. Per questo, hanno anticipato Mancini e Sallustio, Area Pubblica e Sinistra Italiana lanceranno nei primi giorni del 2021 una petizione su Change, con l’intenzione di mobilitare la cittadinanza per dotare finalmente Molfetta di una sede adeguata, ampia, strategica per un Museo del Mare all’altezza della storia della marineria della nostra città.

Dopo l’ampia introduzione dei due coordinatori, ha preso la parola Giulia de Ceglia, attivista di Area Pubblica, la cui famiglia è legata da sempre tanto alla marineria quanto alla cantieristica. Dopo aver raccontato le soddisfazioni e le difficoltà di imprenditrice del comparto pesca, Giulia de Ceglia ha evidenziato con chiarezza: “Non siamo un comitato del no e siamo a favore di interventi che assicurino produttività e lavoro alla cantieristica. Per questo, ci siamo sempre espressi a favore di una nuova area di lavoro in zona Secca dei Pali e di un capannone unico con travel lift, progetto su cui però oggi non si hanno certezze”. Giulia de Ceglia ha evidenziato che attività cantieristica e uso a scopo turistico e ricreativo a Spiaggia Maddalena non possono convivere, anche per ragioni di sicurezza, esprimendo la posizione dei due gruppi politici, pienamente favorevole a valorizzare le potenzialità turistico-ricreative di Spiaggia Maddalena e ad attrezzare nell’area immediatamente adiacente una nuova e più moderna zona di lavoro. Il no al nuovo banchinamento-cementificazione dell’area è motivato anche dal fatto che sembrerebbe essere al servizio della nautica e degli sport velistici e non della cantieristica. A seguire, Betta Mongelli, attivista di Sinistra Italiana ed ex assessore alla Cultura, ha evidenziato l’importanza di difendere anche l’area ex Cinet e far sì che al più presto vada avanti il progetto del Museo del Mare su cui – come ha evidenziato anche la presidente di Archeoclub Alina Gadaleta Caldarola – l’intera città dovrà mobilitarsi nei prossimi mesi, anche per valorizzare al meglio il patrimonio museale già esistente nella piccola sede ad oggi destinata a Museo del Mare, a Fabbrica San Domenico.

Gli interventi sono stati conclusi dalla consigliera comunale Silvia Rana, che ha presentato l’interrogazione consiliare depositata prima di Natale da Sinistra Italiana, anche a nome del gruppo di lavoro con Area Pubblica e anche a seguito della collaborazione con tecnici, esperti, residenti e cittadini attivi del Comitato di quartiere Spiaggia Maddalena. Con l’interrogazione della consigliera Rana sono state fatte tre domande al Sindaco, di cui si attende urgente risposta: 1) Il progetto del capannone unico a Secca dei Pali va avanti?; 2) Il banchinamento-cementificazione di Spiaggia Maddalena è evitabile?; 3) i cantieri ex Cinet saranno destinati a Museo del Mare?

Sono seguiti interessanti interventi, da parte dei residenti del quartiere San Domenico e da parte di altri rappresentanti del mondo dell’associazionismo. La riunione è stata aggiornata a breve scadenza, per definire insieme i prossimi passaggi di una battaglia che non può fermarsi.  “Molfetta deve scommettere sul suo patrimonio storico, culturale, paesaggistico. Spiaggia Maddalena e i suoi Cantieri Navali sono un bene comune e non permetteremo nuove cementificazioni o speculazioni private in quest’area ad altissimo valore”, hanno concluso Livio Mancini e Cosimo Sallustio a nome degli organizzatori.

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