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Arrestati per furto aggravato due pregiudicati baresi e un giovane pregiudicato bitontino, in trasferta a Molfetta
10 agosto 2018

MOLFETTA - Tentavano di effettuare numerosi prelievi con un bancomat appena sottratto ad un malcapitato camionista ma venivano visti da un Carabiniere dell’Aliquota Radiomobile di Molfetta, libero dal servizio, che insospettito dai movimenti di due uomini, visti armeggiare nei pressi del Bancomat di una Banca di Via Salvucci, avvisava i colleghi chiamando il 112.

I militari, prontamente giunti sul posto, bloccavano così due pregiudicati baresi di 50 e 20 anni, consentendo di appurare che gli stessi, poco prima, avevano tentato un prelievo presso un altro sportello bancomat e che tale documento era stato rubato dal portafoglio di un camionista lasciato all’interno della cabina del proprio veicolo, in sosta nella zona industriale. Il furto si era concretizzato quando uno dei due, con la scusa di chiedere un’informazione, aveva distratto il camionista, mentre il complice compiva il furto.

La seconda operazione ha visto protagonista un commerciante di pesce che all’apertura del negozio si è visto sottrarre il mezzo frigo, utilizzato per il trasporto di prodotti ittici. Alle ore 7.30 di ieri mattina, infatti, tre giovani entrati nella pescheria con la scusa di acquistare delle cozze, approfittavano della distrazione del proprietario e, prese le chiavi, si davano alla fuga con un fiorino attrezzato per la conservazione del pesce.

Il malcapitato pescivendolo allertava così il 112 mentre i tre scappavano. Giunta nel centro cittadino, la pattuglia dell’Aliquota Radiomobile intercettava il mezzo con a bordo solo un giovane e di lì iniziava una rocambolesca e pericolosissima fuga per il centro urbano. Il mezzo rubato, pur di sottrarsi alla fuga, non esitava a prendere strade contromano e a zigzagare fra le auto, imboccando però la strada pedonale di Corso Umberto dove, dopo poco, sempre tallonato dai Carabinieri, impattava contro una fioriera.

Il tentativo di fuga a piedi del giovane autista, un pregiudicato bitontino di 18anni, finiva a poche centinaia di metri, quando finalmente, e non senza opporre resistenza, veniva bloccato. Il mezzo seppur danneggiato veniva restituito al legittimo proprietario.

Per tutti e tre le accuse mosse sono quelle di furto aggravato; per i primi due contestato anche l’indebito utilizzo di carte di credito, mentre il giovane bitontino sarà chiamato a rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale, nonché danneggiamento aggravato.

I tre sono stati quindi tratti in arresto, venendo successivamente condotti presso il carcere di Trani, a disposizione della competente Autorità giudiziaria.

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