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Appuntamento con la lettura all’Aneb di Molfetta con la storia di 20 anni di scuola italiana “Virgilio Marrone, Chierico vagante o ranger? Storia di un ispettore scolastico” questo il titolo del volume che sarà presentato lunedì 25 giugno
22 giugno 2018

MOLFETTA - Appuntamento con la lettura: lunedì 25 giugno a Molfetta a cura dell’ANEB presso l’Aula Magna del Seminario Vescovile in Piazza Garibaldi con inizio alle ore 18,30 sarà presentato al pubblico il volume “Virgilio Marrone, Chierico vagante o ranger? Storia di un ispettore scolastico”, romanzo edito da Edizioni dal Sud (2017) e scritto da Virgilio Marrone.

La presentazione sarà a cura del prof. Matteo Azzollini, già Dirigente Scolastico nonché ex Vice Presidente della Fondazione “Vincenzo Valente”. Il libro è la storia di 20 anni di scuola italiana, descritti, con intento anche ironico, dal punto di vista di un personaggio poco presente nella narrativa.

Gli aspetti politico istituzionali si intrecciano con le storie personali di alcuni ispettori a cominciare dal protagonista Aurelio e di alcuni direttori generali in relazione all’epoca dei fatti narrati nel libro.

Aurelio, il protagonista delle vicende narrate, è un ispettore scolastico, una figura professionale poco conosciuta anche dagli operatori del settore. Alcuni la assimilano a quella del “chierico vagante”, altri ad un “ranger” americano (come Tex Willer, il protagonista del noto fumetto).

Punto di partenza della narrazione è il disagio col quale Aurelio vive i primi tempi della nuova attività, dopo quelle di insegnante e di preside. Tutte le vicende sono ambientate a partire dagli anni in cui il Ministero era retto dalla Thatcher italiana dell’istruzione (Franca Falcucci) e si protraggono sino a quelli di Beppe il cacciavite (Giuseppe Fioroni), un ventennio della società italiana caratterizzato da elevata instabilità politica. Divertente il riferimento ai soprannomi con i quali sono appellati i Ministri della Pubblica istruzione  come: “Thatcher”: Falcucci; “Segiuzzo”: Sergio Mattarella; “Jerry White”: Gerardo Bianco; “Riccardino” : Riccardo Misasi ; “Rosetta”: Rosa Russo Jervolino; “Luigi il post comunista”: Luigi Berlinguer.

Di tutti questi Ministri le simpatie politico-culturali del nostro Aurelio vanno a Berlinguer e a Sergio Mattarella. La spiegazione va ricercata nella coerenza politica, nell’onestà e nell’imparzialità della loro azione che fanno di questi due politici delle eccezioni nel panorama del “dopo tangentopoli”, ma anche dell’attuale scenario.

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