Anche Molfetta celebra i lavoratori del mare
Breve ma intensa cerimonia promossa dall'ICS e dal Corpo delle Capitaneria di Porto
MOLFETTA – Puntuale, alle ore 12, i pescherecci e delle motovedette della nostra Capitaneria di Porto hanno azionato le sirene: è stato questo il simbolico segnale scelto dall'armamento mondiale (International Chamber of Shipping) ed europeo (European Community Shipowners' Associations) e dal sindacato internazionale dei marittimi (International Transport Workers' Federation) per onorare i lavoratori del mare e dei porti, in questo insolito 1 maggio.
«Un segno di vicinanza, un segno di solidarietà – come ha dichiarato il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, l’ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino – ai lavoratori del mare». Un settore strategico per l’Italia e per la nostra città, basti pensare che, come ha ricordato in un video messaggio lo stesso ammiraglio Pettorino, «il 90% delle merci viene importato via mare».
Breve ma intensa la manifestazione, in cui agli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera si è affiancato, il sindaco Tommaso Minervini, a rappresentare l’intera cittadinanza.
Solo il suono delle sirene e il lento sciabordio del mare, nessun discorso di circostanza, nessuna passerella, come il delicato momento che stiamo vivendo richiede.
Intanto il pensiero corre ai numerosissimi molfettesi che hanno legato la loro vita al mare, portando sviluppo economico e culturale alla nostra città e, soprattutto, a quanti non sono più tornati, lasciando un grande vuoto nelle loro famiglie.
Come non pensare, poi, alle difficoltà che il settore marittimo (dalla pesca, ai trasporti marittimi, ai viaggi) e le filiere ad esso collegate stanno vivendo da tempo e che si sono acuite con la pandemia.
Mai come quest’anno il 1 maggio, più che una festa, deve rappresentare un momento di riflessione per preparare il futuro.
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Autore: Isabella de Pinto
