Anche la “Forza della Puglia” di Molfetta (Felice Spaccavento) dice “no” al Terminal ferroviario e all’improvvisazione sul nuovo porto commerciale
Felice Spaccavento
MOLFETTA – Anche il Movimento “La Forza della Puglia” che ha come referente il medico anestesista Felice Spaccavento, candidato alle ultime elezioni regionali, prende posizione sul Terminal ferroviario: «La “Forza della Puglia” è nata per dare voce ai territori,
in tutta la regione.
Oggi accendiamo i riflettori su due progetti che interessano il territorio di Molfetta: il Nuovo
Porto Commerciale in via di
realizzazione e il Terminal Ferroviario in zona industriale.
Progetti importanti dal grosso impatto ambientale
che avranno ricadute sulle future
generazioni e che pertanto
richiederebbero il pieno coinvolgimento della comunità e dei
cittadini piuttosto che essere discussi nel chiuso delle stanze del potere.
Un gruppo di lavoro con al suo interno diverse competenze e professionalità ha raccolto e
approfondito i documenti a disposizione, mettendo in
evidenza diverse criticità tecnicoprogettuali,
economiche ed ambientali.
E allora, per essere concreti, rivolgiamo pubblicamente al
Sindaco e alle forze politiche di
maggioranza queste domande, sperando che
non rimangano orfane, senza risposta:
- La PROFONDITA’ attuale del Nuovo Porto Commerciale è così articolata: 7 metri
in corrispondenza della banchina Sud-Ovest; 7,50 metri alla banchina di
sopraflutto e
8 metri all’interno dei 350 metri del bacino di area di manovra. Tale
profondità limita l’accesso e la manovra in sicurezza a navi con pescaggio non
superiore a 5/6 metri per garantire 2 metri di «franco sottochiglia». Questa
limitazione condiziona lo sviluppo del porto
tant’è che c’è un finanziamento
regionale per operazioni di dragaggio di circa 6,5 milioni di euro:
- quando è previsto l’avvio di questi lavori?
- a quale profondità si intende arrivare?
- Per poter contenere le tariffe portuali a carico degli armatori, è stato deciso di
NON PREVEDERE L’USO DEL
RIMORCHIATORE durante le manovre di entrata,
ormeggio e disormeggio delle navi ma di affidarsi alla
capacità del pilota di
operare solo con l’uso dell’ancora. Tenendo conto della limitazione
degli spazi
evolutivi presenti nell’entroporto, della scarsa profondità dei fondali e della loro
tipologia rocciosa (bassa tenuta) come si pensa di eseguire le manovre delle navi
in sicurezza solo con l’uso dell’ancora?
- LE PROVE VIRTUALI, eseguite al simulatore in fase
progettuale, hanno
evidenziato la possibilità di manovra delle navi con le proprie
ancore solo con
banchina libera. Se, invece, la banchina fosse occupata da altre navi come è
possibile ormeggiare senza l’ausilio
del rimorchiatore, soprattutto se le
condizioni meteomarine non dovessero essere ottimali?
- L’ASSENZA DI INFRASTRUTTURE DEDICATE (banchine attrezzate, stazione
marittima, spazi di sicurezza) e i bassi fondali, fino a che
non ci sarà il
dragaggio, non consentiranno il traffico Traghetti e Ro-Ro. Vista la strategicità
dichiarata di questo nuovo business come si intende
superare queste criticità?
- In un SISTEMA PORTUALE, quello del Mare Adriatico Meridionale, che muove
15 milioni e mezzo di tonnellate (dati 2019), di cui circa
6 milioni di tonnellate di
sole rinfuse, ed è destinato ad ulteriori sviluppi come si colloca il porto di
Molfetta, che movimenta meno di 200.000 tonnellate di rinfuse
solide (3,3%)?
- PER QUANTO RIGUARDA IL COMPLETAMENTO DEL NUOVO PORTO
COMMERCIALE:
- quali sono le risorse previste?
- e la tempistica?
- da chi e come sarà gestito
- L’investimento economico di € 70 milioni, relativo alla sola
piattaforma logistica
ferroviaria, viste le criticità e le limitazioni dovute ai fondali del porto,
alle
tipologie di navi da ospitare, alle facities sulle banchine:
- come si concilia con le necessità del RITORNO DELL’INVESTIMENTO?
- risponde il porto alle normative di Security (ISPS) con aree di stoccaggio e
movimentazione delle merci secondo i NUOVI STANDARD
INTERNAZIONALI?
- qual è la COMPAGINE IMPRENDITORIALE che
sosterrà gli investimenti?
- sono previsti CONTRIBUTI PUBBLICI e agevolazioni (europei, statali,
regionali, comunali)?
- il Terminal Ferroviario viene presentato come
OPERA STRATEGICA. Per
quali traffici, provenienze, destinazioni e tipologia di merci?
- si dichiarano investimenti con la presunta RICADUTA OCCUPAZIONALE.
qual è il business plan?
- il Terminal Ferroviario viene
presentato come un possibile VOLANO PER
LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE delle zone ASI, PIP e del Nuovo Porto. Quanta
e che tipologia di merce sarà movimentata?».