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Anche la “Forza della Puglia” di Molfetta (Felice Spaccavento) dice “no” al Terminal ferroviario e all’improvvisazione sul nuovo porto commerciale
Felice Spaccavento
02 febbraio 2021

 MOLFETTA – Anche il Movimento “La Forza della Puglia” che ha come referente il medico anestesista Felice Spaccavento, candidato alle ultime elezioni regionali, prende posizione sul Terminal ferroviario: «La “Forza della Puglia” è nata per dare voce ai territori,

in tutta la regione.

Oggi accendiamo i riflettori su due progetti che interessano il territorio di Molfetta: il Nuovo

Porto Commerciale in via di

realizzazione e il Terminal Ferroviario in zona industriale.

Progetti importanti dal grosso impatto ambientale

che avranno ricadute sulle future

generazioni e che pertanto

richiederebbero il pieno coinvolgimento della comunità e dei

cittadini piuttosto che essere discussi nel chiuso delle stanze del potere.

Un gruppo di lavoro con al suo interno diverse competenze e professionalità ha raccolto e

approfondito i documenti a disposizione, mettendo in

evidenza diverse criticità tecnicoprogettuali,

economiche ed ambientali.

E allora, per essere concreti, rivolgiamo pubblicamente al

Sindaco e alle forze politiche di

maggioranza queste domande, sperando che

non rimangano orfane, senza risposta:

  1. La PROFONDITA’ attuale del Nuovo Porto Commerciale è così articolata: 7 metri
in corrispondenza della banchina Sud-Ovest; 7,50 metri alla banchina di

sopraflutto e

 8 metri all’interno dei 350 metri del bacino di area di manovra. Tale

profondità limita l’accesso e la manovra in sicurezza a navi con pescaggio non

superiore a 5/6 metri per garantire 2 metri di «franco sottochiglia». Questa

limitazione condiziona lo sviluppo del porto

tant’è che c’è un finanziamento

regionale per operazioni di dragaggio di circa 6,5 milioni di euro:

  1. quando è previsto l’avvio di questi lavori?
  2. a quale profondità si intende arrivare?
  3. Per poter contenere le tariffe portuali a carico degli armatori, è stato deciso di
NON PREVEDERE L’USO DEL

RIMORCHIATORE durante le manovre di entrata,

ormeggio e disormeggio delle navi ma di affidarsi alla

capacità del pilota di

operare solo con l’uso dell’ancora. Tenendo conto della limitazione

degli spazi

evolutivi presenti nell’entroporto, della scarsa profondità dei fondali e della loro

tipologia rocciosa (bassa tenuta) come si pensa di eseguire le manovre delle navi

in sicurezza solo con l’uso dell’ancora?

  1. LE PROVE VIRTUALI, eseguite al simulatore in fase
progettuale, hanno

evidenziato la possibilità di manovra delle navi con le proprie

ancore solo con

banchina libera. Se, invece, la banchina fosse occupata da altre navi come è

possibile ormeggiare senza l’ausilio

del rimorchiatore, soprattutto se le

condizioni meteomarine non dovessero essere ottimali?

  1. L’ASSENZA DI INFRASTRUTTURE DEDICATE (banchine attrezzate, stazione
marittima, spazi di sicurezza) e i bassi fondali, fino a che

non ci sarà il

dragaggio, non consentiranno il traffico Traghetti e Ro-Ro. Vista la strategicità

dichiarata di questo nuovo business come si intende

superare queste criticità?

  1. In un SISTEMA PORTUALE, quello del Mare Adriatico Meridionale, che muove
15 milioni e mezzo di tonnellate (dati 2019), di cui circa

 6 milioni di tonnellate di

sole rinfuse, ed è destinato ad ulteriori sviluppi come si colloca il porto di

Molfetta, che movimenta meno di 200.000 tonnellate di rinfuse

solide (3,3%)?

  1. PER QUANTO RIGUARDA IL COMPLETAMENTO DEL NUOVO PORTO
COMMERCIALE:

  1. quali sono le risorse previste?
  2. e la tempistica?
  3. da chi e come sarà gestito
  4. L’investimento economico di € 70 milioni, relativo alla sola
piattaforma logistica

ferroviaria, viste le criticità e le limitazioni dovute ai fondali del porto,

alle

tipologie di navi da ospitare, alle facities sulle banchine:

  1. come si concilia con le necessità del RITORNO DELL’INVESTIMENTO?
  2. risponde il porto alle normative di Security (ISPS) con aree di stoccaggio e
movimentazione delle merci secondo i NUOVI STANDARD

INTERNAZIONALI?

  1. qual è la COMPAGINE IMPRENDITORIALE che
sosterrà gli investimenti?

  1. sono previsti CONTRIBUTI PUBBLICI e agevolazioni (europei, statali,
regionali, comunali)?

  1. il Terminal Ferroviario viene presentato come
OPERA STRATEGICA. Per

quali traffici, provenienze, destinazioni e tipologia di merci?

  1. si dichiarano investimenti con la presunta RICADUTA OCCUPAZIONALE.
qual è il business plan?

  1. il Terminal Ferroviario viene
presentato come un possibile VOLANO PER

LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE delle zone ASI, PIP e del Nuovo Porto. Quanta

e che tipologia di merce sarà movimentata?».

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