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Al Rotary di Molfetta si parla delle somiglianze fra Don Tonino e Papa Francesco
04 luglio 2014

MOLFETTA - Papa Francesco e don Tonino quante somiglianze. Chi di noi non ha trovato qualcosa in comune fra le due figure religiose? Ebbene Fra Onofrio Antonio Farinola, un cappuccino trentacinquenne di Molfetta, ne ha fatto oggetto di un libro “Il potere dei segni. Don Tonino e Papa Francesco” (Ed Insieme), che è stato presentato al Rotary di Molfetta.

Fra Onofrio la cui vocazione si deve proprio alla figura di don Tonino che lo ha colpito fin da bambino e lo ha spinto, all’indomani della sua morte, ad entrare in Seminario, ha messo in evidenza lo stile, il linguaggio, l’attenzione ai poveri che sono comuni ai due uomini di Chiesa.

Papa Francesco ha fatto conoscere il volto misericordioso della Chiesa, accogliendo tutti, come Don Tonino e mentre quest’ultimo nel 1990 si recò a Bari per accogliere gli immigrati albanesi, Papa Francesco raggiunge Lampedusa, ultimo lembo dell’Italia che accoglie. Don Tonino spalanca le porte, non solo metaforicamente, della casa del Signore, a tossicodipendenti, senza fissa dimora, prostitute; Papa Francesco invita a casa sua i capi di altre religioni per pregare insieme per una pace artigianale, termine usato per la prima volta da Don Tonino per definire una pace che si lavora tutti i giorni.
Non è mancata la lettura di alcuni brani scritti dal nostro amato vescovo, affidata ad Alessia Garofoli che ha interpretato la preghiera di Don Tonino “Dammi Signore un’ala di riserva” e della riflessione “Maria donna di parte”.
Infine la testimonianza di Don Giuseppe Pischetti, che ha ricordato che il vescovo Don Luigi Martella ha composto una preghiera per Don Tonino in occasione dell’apertura della sua causa di beatificazione e che essendo stato  proclamato Servo di Dio,  è possibile rivolgere anche  lui le nostre preghiere.
Infine è stata consegnata dal presidente Dante Angrisani (nella foto con il presidente incoming Emilio Poli) una borsa di studio del Rotary Club di Molfetta ad un alunno meritevole e bisognoso Antonio Zaza, che frequenta la classe prima della Scuola Secondaria San Domenico Savio. A consegnare il premio è stato il vicesindaco Bepi Maralfa che ha fatto presente come il ragazzo, che appartiene ad una famiglia numerosa, non solo studia con profitto, ma la sua mamma Antonella lo ha spinto anche a studiare musica. Antonio si è anche esibito con la sua tromba in un brano musicale.

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