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A scuola di recupero… del territorio con l’Itet Salvemini di Molfetta
12 dicembre 2018

 MOLFETTA - L’Alternanza Scuola Lavoro può costituire un’importante opportunità per il futuro dei nostri studenti. A testimoniarlo sono stati gli studenti delle classi terze e quarte dell'indirizzo costruzioni, ambiente e territorio, dell’Itet “G. Salvemini” di Molfetta, protagonisti di un’esperienza unica, nell’ambito del progetto PON, intitolato “recupero, riqualificazione e conservazione del territorio”, che ha considerato il centro storico di Ruvo di Puglia come un importante laboratorio a cielo aperto per lo studio del suo patrimonio storico e artistico.

 Il Progetto è stato ideato e organizzato dai docenti Riccardo Montrone e Mirco Di Ceglie per rispondere concretamente alla necessità di tutela e valorizzazione del territorio, caratterizzato da un ricco patrimonio storico, artistico e ambientale, e alla necessità di formare figure professionali più affini alle attuali esigenze del mercato del lavoro. Il continuo processo d’innovazione in atto, che si riflette sul mercato del lavoro, sempre più competitivo, sia nel campo della produzione che dei servizi, obbliga le aziende a rinnovarsi e a ristrutturarsi, coinvolgendo professionalità specialistiche al passo con l’evoluzione tecnologica.

 Prezioso è stato il contributo dei nostri partner: il laboratorio del Politecnico di Bari, Fablab e gli studi professionali Crea 3d, Prometheus Architetti Associati, Tecnologie di Rilievo del Geom. Enzo LATERZA e dell’Ing. Michele SALVEMINI, che hanno messo a disposizione le loro competenze professionali, permettendo agli studenti di poter eseguire:

 Il rilievo dei manufatti esistenti con il laser scanner 3d, con la stazione totale robotizzata e il drone, e la successiva restituzione in 3D con software applicativi;

  • La restituzione con stampante 3D dei modelli digitali 3D del Centro storico di Ruvo di Puglia;
  • La diagnosi energetica di alcuni edifici esistenti al fine di comprendere il comportamento termico dei loro componenti e valutare il comportamento globale e reale di un edificio esistente, per poter successivamente intervenire per migliorare gli stessi in termini di efficienza energetica.
 Nel corso dei seminari tenutisi il 16 novembre presso il Palazzo Caputi a Ruvo di Puglia e il 30 novembre presso la Fabbrica San Domenico a Molfetta, Il Dirigente Scolastico, Prof. Sabino Lafasciano, ha evidenziato alcuni punti che qualificano il progetto.

 Il contesto è quello di una sperimentazione a cielo aperto, in cui l’aula-laboratorio diventa l’organismo storico, sociale, artistico ed ambientale considerato. Il Territorio ci pone delle domande, ma attiva anche risposte ed ipotesi di soluzione, a disposizione dei tecnici che abbiano la cassetta degli attrezzi adeguata alla sua lettura ed interrogazione, ma soprattutto dei cittadini, a partire dai residenti nei centri storici presi in esame, che possono maturare un nuovo sguardo ed una più mirata consapevolezza delle potenzialità del territorio da essi abitato, in un legame di continuità con la sua storia ed identità.

Le finalità del progetto sono strettamente legate all’idea di scuola e di curricolo che anima i nostri sforzi : costituire un curricolo integrato, che abitui i nostri studenti a valorizzare a pieno, e ad integrare le competenze informali con quelle formali, ad acquisire e sviluppare competenze tecniche a sostegno delle competenze di cittadinanza, a far acquisire decisamente alla scuola la filosofia dell’innovazione, a sviluppare l’uso delle tecnologie digitali a sostegno di una formazione autonoma, flessibile, integrata e capace di insegnare a mettere a frutto quanto si impara, a scuola e fuori, per continuare ad imparare.

Una scuola “leggera”, capace di intercettare le più svariate possibilità di apprendimento, flessibile nell’organizzazione didattica degli insegnamenti, strutturalmente legata al territorio, attenta alle nuove professionalità richieste dal mondo del lavoro, capace di elaborare proposte didattiche innovative, capace, in definitiva, di mettersi in gioco, al fine di valorizzare i luoghi e le persone.

Questa esperienza di Alternanza Scuola Lavoro si inserisce quindi nel quadro più ampio di un modello scolastico più dinamico e aperto, che si arricchisce di un dialogo proficuo con il mondo delle professioni, dell’Università e dell’Impresa.

 L’obiettivo è quello di formare generazioni future che siano sensibili e attente custodi del valore e dell’unicità del proprio territorio e che sappiano ritagliarsi dei ruoli professionali orientati prevalentemente al recupero, alla riqualificazione e alla conservazione del nostro patrimonio storico, artistico ed ambientale, attraverso l’acquisizione di competenze al passo con l’evoluzione tecnologica, e rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro.

 E’ in continuità con questo impegno, dunque, che per il prossimo anno scolastico l’ITET “Salvemini” di Molfetta propone, nel biennio del proprio corso per geometri, un percorso di certificazione Autodesk e Revit al disegno 3D, richiesto ormai dalle pubbliche Amministrazioni e dagli studi professionali di settore.

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