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A Marilena Carabellese il Premio Walter Palombella del Rotary Club Molfetta
31 maggio 2016

MOLFETTA – È Marilena Carabellese - ex studentessa del Liceo Classico “Leonardo da Vinci” di Molfetta - la vincitrice dell’edizione 2016 della Borsa di Studio “Walter Palombella”, istituita dalla famiglia e promossa da Distretto 2120 del Rotary International (Puglia e Basilicata) congiuntamente al Club di Molfetta.
La cerimonia - svoltasi presso l’Hotel Garden e giunta alla XV edizione incarna appieno l’idea del ricordo, la voglia di mantenere viva la memoria di un giovane promettente, scomparso tragicamente nel 2002.

Ad introdurre la serata, il presidente Enzo Galantino che  ha ricordato ai presenti che i motivi alla base di questo importante riconoscimento sono fondamentalmente tre. Il primo legato alla memoria e agli affetti, in modo che si continui a parlare di Walter e mantenere sempre vivo il suo ricordo nelle persone che ebbero la gioia di conoscerlo ed amarlo; il secondo è riconducibile all’amore che il giovane nutriva per la cultura e la civiltà classica ed il terzo è quasi un monito per i ragazzi che sono il nostro futuro e rappresentano quindi la speranza.
A seguire, l’intervento del governatore emerito Luigi Palombella che - commosso ma al tempo steso fiero ed orgoglioso - ha spiegato quanto sia stato difficile evitare il crollo della sua famiglia dopo la morte di Walter e quanto la fede gli sia stata d’aiuto. Ha cercato di interiorizzare l’immagine di quel figlio tanto amato attraverso un’attenta analisi della propria interiorità. E ad oggi tante sono le domande di un padre che immagina come sarebbe stato Walter da adulto e quali i suoi tratti distintivi. Di sicuro questo splendido quarantenne - come ha amato definirlo - avrebbe incarnato tre codici, espressioni più vere della sua persona. In primis quello della gioia e dell’amore perché naturalmente proiettato verso l’altro e dotato di autoironia e voglia di vivere.
A tal proposito - il governatore ha raccontato ai presenti quanto sia stato travagliato il parto che portò alla luce Walter - segno della sua voglia di venire al mondo a tutti i costi e di godere delle bellezze della vita. Il secondo è il codice generativo derivante dall’immensa dedizione e vicinanza per la famiglia ed il terzo è quello culturale, segno della forte passione di Walter per i testi classici sui quali appuntava a matita e con fine scrittura le sue riflessioni da studioso. Sì, la tecnologia gli piaceva ed usava regolarmente il computer ma non poteva fare a meno di quel rapporto viscerale ed intimo con i suoi tanto amati libri.
Ed è proprio sulla scia di questo binomio tra tradizione e innovazione, tra carta stampata e file digitali, tra apocalittici ed intergrati che si è fatto largo il ricordo di Walter attraverso le parole della prof.ssa Lia Gisotti Giorgino. Con una vera e propria lectio magistralis, l’illustre relatrice ha messo in evidenza i cambiamenti che dalla nascita della scrittura ad oggi sono intervenuti nella società dell’informazione, della comunicazione e della cultura. Una società, quella odierna dove si è persa un po’ di vista l’importanza del cosiddetto “libro di testo” a favore invece di una rivoluzione informatica che ha pervaso le menti e le coscienze, proiettandole nell’ottica della velocità dei processi e dei cambiamenti. È vero. La scuola ha bisogno oggi più che mai di un rinnovamento, di uno svecchiamento mediante l’orientamento verso nuovi modelli culturali e forme di apprendimento al passo con i tempi ma è altrettanto vero che bisognerebbe ricercare una sorta di normalizzazione nel rapporto libro – media.
Un misto di saggezza ed equilibrio che senza stravolgere il tradizionale modus operandi dovrebbe porre le basi per un’apertura alle pratiche del futuro attraverso una riforma dell’istituzione scolastica che sia pronta a partire da un rinnovamento della figura della professione del docente.
La serata si è conclusa con la premiazione da parte dei coniugi Palombella della giovane Marilena Carabellese (nella foto tra il governatore Palombella e la moglie Anna, a destra la relatrice Isa Gisotti) che ha deciso di iscriversi al corso di laurea in Culture Letterarie dell’Antichità, cogliendo pienamente lo spirito del premio con l’augurio sentito di un avvenire florido e di intraprendere una carriera brillante.  

© Riproduzione riservata

Autore: Angelica Vecchio
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